Due feriti in meno di tre ore, sale la tensione a Napoli

Da sinistra, Vincenzo Quintiliano e Pietro Marasco

NAPOLI – Due raid armati in un solo pomeriggio in città: in tre ore. Un ferito con un colpo di pistola alla schiena a Soccavo. E un 22enne raggiunto da una pallottola a un gluteo nel quartiere Mercato: Vincenzo Quintiliano viene medicato all’ospedale dei Pellegrini. Abita nel rione delle Case Nuove. Dice alla polizia che era vicino casa, quando gli hanno sparato. A due passi da una chiesa, dove si riuniscono i ragazzi ogni sera. Insomma un punto di ritrovo. E gli inquirenti sospettano una lite degenerata. Situazione diversa al rione Traiano: qui un 39enne viene trasportato all’ospedale San Paolo a metà del pomeriggio. I carabinieri si precipitano al pronto soccorso. Ma non possono ascoltare Pietro Marasco. I medici stanno effettuando accertamenti.

Le indagini

In salita le indagini dei militari della compagnia di Bagnoli, intervenuti direttamente all’ospedale a Fuorigrotta, dopo l’allarme dei sanitari. Gli investigatori raccolgono le prime informazioni. E secondo una ricostruzione dell’Arma, il fatto sarebbe accaduto in via Adriano. Il 39enne non è in pericolo di vita. Indagini tuttora in corso per chiarire la dinamica. I carabinieri effettuano i rilievi in via Adriano fino a tarda sera. Ma non trovano testimoni e si affidano alle telecamere, per capire cosa sia successo.

L’esame del profilo

Il secondo passo è esaminare il profilo di Pietro Marasco: non è legato ai clan in guerra nel quartiere, ma frequenta personaggi vicini ai Vigilia. Cugino di Angelo Marasco, ritenuto dagli investigatori vicino ai Vigilia. Angelo Marasco è stato condannato nell’inchiesta sulla droga partita dal rione Traiano e portata nel carcere di Secondigliano (14 anni di reclusione). E da poco è cominciato un altro processo in primo grado con la richiesta di altri 14 anni per associazione di tipo mafioso (come semplice partecipe). Ora è detenuto a Terni ed è difeso dall’avvocato Gandolfo Geraci. Torniamo al ferimento del 39enne ieri pomeriggio in via Adriano.

Le piste degli inquirenti

La pista battuta dagli investigatori è un avvertimento, o una punizione. Non una rapina e nemmeno una lite degenerata. Almeno queste sono le ipotesi dei carabinieri, che hanno effettuato gli accertamenti tecnici. Pietro Marasco era stato scarcerato il 20 febbraio: quella mattina aveva lasciato il penitenziario di Secondigliano ed era tornato nel quartiere. Potrebbe essere successo qualcosa nelle ultime ore. La Procura sta cercando i tasselli giusti, per capire cosa.

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