
NAPOLI – I clan tornano alle armi. Se ne sono accorti gli investigatori: tra Barra, San Giovanni a Teduccio e Ponticelli sono saltati gli equilibri. Pochi giorni fa la polizia ha rinvenuto una pistola pronta all’uso abbandonata nel quartiere Barra. L’arma era nascosta tra i rifiuti e gli investigatori sospettano che fosse tutto pronto per un agguato. Non solo. Dopo la doppia stesa avvenuta nel rione Villa del quartiere San Giovanni a Teduccio, la polizia ha intensificato i controlli sul territorio e ora teme una escalation di violenza. Nelle ultime ore, la polizia di Stato ha dispiegato un servizio straordinario di controllo nei quartieri di San Giovanni a Teduccio e Barra. In particolare, gli agenti del commissariato San Giovanni-Barra, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine Campania, hanno passato al setaccio le palazzine di edilizia popolare.
Dopo i due assalti armati in piazza Capri nell’arco di una settimana, gli agenti hanno presidiato gli edifici-bunker dei clan, con l’obiettivo di rafforzare la presenza dello Stato tra i cittadini. Nel corso del servizio, sono state effettuate decine di perquisizioni domiciliari. La delicata questione della sicurezza urbana è prioritaria per le istituzioni. Nel rione Villa di San Giovanni a Teduccio si teme una pericolosa escalation di violenza tra le fazioni Reale-Rinaldi e D’Amico-Mazzarella. La preoccupazione è palpabile dopo le due “stese” avvenute a distanza di soli sette giorni, che hanno trasformato il rione in una potenziale polveriera. Gli investigatori hanno elevato al massimo il livello di allerta, temendo rappresaglie armate e intensificando i pattugliamenti, anche con agenti in borghese. È risaputo che il rione Villa è una delle roccaforti del clan D’Amico-Mazzarella. La tensione aveva già raggiunto un culmine durante le celebrazioni del Venerdì Santo in piazza Capri, quando si verificarono spari nei pressi della chiesa. L’episodio si è ripetuto sette giorni dopo, nel pomeriggio e in presenza di giovani e famiglie, ancora una volta in piazza Capri.