Torino – Paulo Dybala è tornato (alla Juve). Dopo essere finalmente arrivato (nell’Argentina). Perché dopo un lungo inseguimento la Joya è riuscito a sbloccarsi con la maglia dell’Albiceleste, trovando il primo gol in Nazionale alla presenza numero 18 e a tre anni abbondanti di distanza dal debutto.
Senza il fuoriclasse del Barcellona, il numero 10 bianconero si è finalmente preso il suo posto
Una rete che permette a Dybala di scrollarsi di dosso l’ingombrante orma di Leo Messi, quella che fin qui lo ha forse condizionato tra un paragone pesante ed una convivenza impossibile.
Ingombrante l’ombra di Messi, stimolante e rassicurante quella di Cristiano Ronaldo
Proprio al suo fianco infatti Dybala è riuscito a raggiungere i livelli sperati in questa stagione, in termini di incisività e continuità. Difficile l’avvio, esattamente al contrario di quanto capitato un anno fa.
Esaltante la crescita nell’ultimo mese e mezzo
Prima si è sacrificato da trequartista di fatica alle spalle di Mandzukic e Ronaldo, poi avanzando in campo è cresciuto anche il livello delle sue prestazioni.
Al fianco di CR7, anche Dybala ha saputo esaltarsi: gol, assist, spesso decisivo
Ora il numero 10 fa il numero 10, brillando di luce propria. Contro la Spal, però, dovrebbe partire dalla panchina. Nessun caso questa volta, normale gestione del gruppo e del giocatore, nonostante la coperta corta a centrocampo potrebbe convincere Allegri a riproporre il 4-2-3-1.
Perché dalle fatiche con l’Argentina è rientrato solo giovedì in gruppo, appena quarantotto ore prima della partita di campionato che inaugurerà un autentico tour de force: ben più decisiva e delicata la sfida di Champions che martedì vedrà il Valencia sfidare i bianconeri all’Allianz Stadium.
Quella sera Dybala ci sarà, a chiudere un cerchio virtuale considerando come proprio al Mestalla e con la Juve in dieci uomini rimase in panchina per 90 minuti più recupero: l’esclusione più pesante, da cui è saputo ripartire soffrendo e poi esaltandosi. Ed ora che si è ripreso Juve e Argentina, Dybala non vuole fermarsi più.