“E’ la politica che non vuole lo scalo civile a Grazzanise”

Lustro (Cgil): la soluzione esiste, basta attuarla

L'aeroporto di Grazzanise

CASERTA – Lo sviluppo della Campania, anzi, di tutto il Sud, bloccato dalla politica. Quella che da decenni – qualcuno dice cinquant’anni, qualcun altro addirittura settanta – non muove un dito per realizzare un’opera che non dovrebbe avere controindicazioni: l’aeroporto civile di Grazzanise. Una domanda sorge spontanea: ma i rappresentanti politici campani si rendono conto che stanno distruggendo l’unica occasione di sviluppo per il Sud? Di chi fanno gli interessi? Certo non di chi li ha votati, a cui anche un solo posto di lavoro in più farebbe comodo, per non parlare dei servizi. Si dovrebbero incatenare, nei posti che contano, per sostenere una battaglia sacrosanta, che sulla carta avrebbe dovuto trovare il sostegno di tutti, da sempre. E invece no, ci si continua a riempire la bocca di “sviluppo del Sud” e poi ci si vende per un piatto di lenticchie. Perché il sospetto è quello, non ci sono molte altre spiegazioni: i rappresentanti poltici di cui sopra non alzano un dito per il terzo aeroporto in Campania o perché non ci arrivano, o perché sono venduti. A chi? Evidentemente a chi ha interesse a non aprire Grazzanise. Che sia Gesac, la società che gestisce Capodichino e Salerno, che non vuole avere concorrenza? Può darsi, ma Gesac non fa altro che i suoi interessi. Sarebbe anomalo il contrario. Esattamente come il governatore Vincenzo De Luca. “Si è fatto” l’aeroporto in casa, a Salerno, sì: ma è quantomeno comprensibile. Ecco perché è tanto più evidente la strafottenza di chi mandiamo a rappresentarci nelle sedi istituzionali: a chi sono proni, spalleggiati dalla solita claque dei ‘giornaloni’ e dei gruppi di potere, se non rispettano i loro elettori? Perché la Lombardia può avere 12 aeroporti, la Sicilia 7 e per la Campania 2 sarebbero già troppi?

“Napoli, Salerno e Grazzanise possono convivere tranquillamente”: parola di Angelo Lustro (nella foto), segretario regionale del sindacato dei trasporti Filt Cgil. “La soluzione già esiste, da tempo: a Grazzanise facciamo lo scalo cargo. Il masterplan di Bassolino prevedeva un aeroporto internazionale, poi la scena è cambiata, per chiare ragioni politiche. Ora si parla dello scalo merci: benissimo, è utilissimo. Ma facciamolo”. Lustro spiega che questo tipo di aeroporto prevede una pista ancora più lunga di quella che serve negli scali passeggeri, dunque la struttura già presente a Grazzanise è perfetta. “Salerno è nel piano nazionale dei trasporti, Grazzanise no. I due scali possono convivere tranquillamente, fra l’altro avrebbero ruoli diversi e quello di Grazzanise potrebbe anche crescere un domani, quando salirà la domanda di passeggeri. Non sono in competizione fra di loro”, aggiunge il sindacalista. E allora che si aspetta se tutti sono concordi nel sostenere la necessità di questa infrastruttura? “E’ un problema politico. Solo ed esclusivamente di volontà politica: se si vuole fare una cosa, la si fa. La politica dovrebbe stabilire se questo aeroporto va fatto o meno, senza abusare ancora della credulità e della pazienza della gente”, taglia corto Lustro. Che tocca, finalmente, il nervo scoperto.

In un Paese in cui la parola responsabilità sembra sia un dovere solo del semplice cittadino, non è accettabile che chi deve fare una sola cosa, ovvero rappresentare i nostri interessi, non la faccia. A breve sarà trascorso un anno dalla visita del Sottosegretario di Stato al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit), Tullio Ferrante. “Una visita istituzionale volta a promuovere le potenzialità dello scalo e dare ascolto alle richieste della comunità locale che auspica l’apertura dell’infrastruttura al traffico civile”, così da Roma veniva presentata l’ennesima passerella, con tanto di codazzo di parlamentari e consiglieri regionali al seguito.

“L’ipotesi di valutare l’opportunità di riconsiderare la destinazione dell’aeroporto militare, ad usi civili e per il trasporto merci ha trovato, nella votazione di un ordine del giorno al ‘Decreto Asset’, parere favorevole del Governo, nell’ottica di individuare soluzioni alle esigenze di sviluppo del trasporto aereo della Regione Campania”, disse Ferrante in quella occasione. Anche il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, alla vigilia delle Europee, parlò di “interesse del governo” su Grazzanise. Ma poi, finita la campagna elettorale, tutti zitti. Un copione che si ripete. Fino a quando, Catilina di ogni tempo e ogni colore politico, abuserete della nostra pazienza?

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome