ROMA – Ora ci si mette anche il premier Giuseppe Conte. Fino ad oggi il presidente del Consiglio, nella piena lotta tra leghisti e grillini, aveva vestito i panni di ‘pompiere’. Ora invece è sceso in campo pronto a ad alimentare il fuoco all’interno del governo. Fa l’offeso e attacca Matteo Salvini in quello che sembra essere un vero e proprio scontro istituzionale a seguito dell.
Il pomo della discordia
L’anticipazione della Flat tax avvenuta al Viminale da parte di Matteo Salvini alle Parti sociali presenti (Cgil, Cisl e Uil a Confindustria, da Confartigianato all’Abi, fino a Confedilizia, Legacoop, Confcooperative e l’Ania) ha fatto andare su tutte le furie il premier Conte che senza mezze misure si è scagliato contro il leader della Lega definendolo “scorretto”.
Il tavolo istituzionale
Il tavolo tenutosi al Viminale è stato teso, hanno fatto sapere dal ministero, all’ascolto, confronto e proposte: erano presenti oltre 40 sigle sindacali, come Cgil, Cisl e Uil, Confindustria, Confartigianato Abi, Confedilizia, Legacoop, Confcooperative e Ania. La riunione alla fine è diventata oggetto di vero e proprio scontro istituzionale tra Matteo Salvini e il Presidente del Consiglio Conte che non ha mandato giù il comportamento del leghista. “Che un leader di una forza politica voglia incontrare le parti sociali la ritengo una cosa buona e giusta. Anche il viceministro Di Maio potrebbe far lo stesso col M5S. Se oggi qualcuno (riferendosi a Salvini) però pensa che non solo si raccolgono istanze e proposte dalle parti sociali, ma anticipa temi, dettagli di quella che ritiene debba essere la manovra economica, ecco questo non è corretto affatto, si entra nel terreno di scorrettezza istituzionale”.