La manovra correttiva ci sarà, ma non bisogna dirlo, almeno fino alle europee. La valutazione di Fitch è chiara: non c’è downgrading, ma non c’è neppure crescita.
Una soluzione immediata l’ha offerta Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria: bisogna aprire subito i carriere finanziati, ha detto l’imprenditore a Repubblica. Serve un’operazione choc. Pure su questo fronte, però, il governo non ha le idee chiare: basta dare uno sguardo alla questione Tav, rifilata sotto il tappeto dopo il no del M5S al processo a Matteo Salvini sul caso Diciotti.
Se il capo del Carroccio e Luigi Di Maio hanno smentito la necessità di una manovra correttiva, Tria ha preferito vestire i panni del temporeggiatore: troppo presto per parlarne. Ma la verità è che il governo, per evitare l’aumento dell’Iva, dovrà trovare 23 miliardi.
A risolvere la questione potrebbe pensarci la patrimoniale: la mossa è stata più volte smentita dai penta-leghisti, eppure potrebbe rivelarsi un’ancora di salvataggio.