MILANO (LaPresse) – “Innanzitutto va rivisto tutto il sistema del finanziamento agli editori. Che cosa faremo? Sicuramente cambiamo l’approccio. Non più finanziamenti diretti agli editori. Ma i finanziamenti, se devono esserci, devono essere graduali fino a sparire e devono essere dati al sistema”. Così Vito Crimi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’informazione e all’editoria, al Rousseau City Lab di Cesenatico (Forlì-Cesena).
Le priorità di Vito Crimi nel settore editoriale
“Bisogna incentivare – ha aggiunto l’esponente M5S – gli acquisti di abbonamenti digitali, cioè spostiamo l’incentivo al lettore. Significa quindi che gli editori devono cominciare a ragionare nell’ottica di essere accattivanti. E di fare comunque una informazione che sia acquistata. Noi agevoliamo quindi quel tipo di cultura, una cultura dell’informazione. E noi aggiungiamo, digitale in modo da accompagnare il sistema editoriale verso il settore digitale”.
Un’editoria al passo con l’innovazione digitale
Prosegue il sottosegretario: “Dobbiamo finanziare startup innovative e aziende che fanno innovazione. Ma non che inseguono l’innovazione degli altri. Non che rincorrono ciò che avviene nel mondo ma che facciano proprio qualcosa di nuovo. Tutto quello che viene risparmiato deve essere usato per creare informazione di qualità”. Queste le dichiarazioni di Vito Crimi al Rousseau City Lab di Cesenatico.