IL CAIRO (LaPresse/AFP) – I due figli dell’ex presidente egiziano Hosni Mubarak sono stati arrestati oggi con l’accusa di manipolazione di Borsa. Lo riferisce una fonte giudiziaria, spiegando che Gamal e Alaa Mubarak sono accusati insieme ad altre tre persone di non avere notificato alla Borsa accordi per l’acquisizione di quote in diverse banche attraverso società di copertura. Gli accusati stavano partecipando a un’udienza al tribunale del Cairo, dove un giudice ne ha ordinato l’arresto, e saranno trasferiti in custodia. La prossima udienza è stata fissata per il 20 ottobre.
I figli di Mubarak in manette
Dopo 30 anni al potere Hosni Mubarak è stato deposto durante la Primavera araba del 2011. Sotto il governo del padre, Gamal Mubarak guidava un comitato chiave del partito di governo ed è stato a lungo considerato il potenziale successore. Il fratello più grande, Alaa, è rimasto fuori dalla politica ma è accusato di avere ammassato un patrimonio attraverso i contatti del padre. Dopo l’arresto nel 2011 per una serie di presunti crimini, i due figli dell’ex presidente sono stati liberi negli ultimi tre anni.
Condannati al carcere nel 2015
Insieme al padre, Alaa e Gamal sono stati condannati a maggio del 2015 a tre anni di carcere avere usato oltre 10 milioni di euro di fondi pubblici per manutenzione dei palazzi presidenziali; la loro sentenza è risultata però coperta dal periodo di detenzione già scontato. A marzo del 2017 Hosni Mubarak è stato assolto dalle accuse legate alle uccisioni di manifestanti, ma l’ex uomo forte d’Egitto resta indagato per presunta corruzione.