NAPOLI – Tutte le strade portano a Roma e anche i pensieri dei parlamentari uscenti campani del centrodestra, così come quelli degli aspiranti tali. La partita delle Amministrative è solo l’antipasto di quella per le Politiche e le coalizioni si muovono con grande prudenza. In qualche caso pure troppa prudenza. Il centrodestra sta mischiando le carte in queste ore con Lega e Forza Italia che sembrano giocare una partita diversa da quella di Fratelli d’Italia. Tra berlusconiani e salviniani è improvvisamente tornato l’amore, con qualche parlamentare azzurro che ha definito il leader leghista come vero successore del Cavaliere. Dichiarazioni che non avranno di certo fatto saltare di gioia Giorgia Meloni, che non vede di buon occhio l’ipotesi di listone verde-azzurro e che di sicuro non vuole parteciparvi, forte del ruolo di partito più forte della coalizione. “Non so ancora quando ma un incontro con Berlusconi e Meloni ci sarà prossimamente. Io sono disponibile. L’importante è farlo di persona perché ne ho piene le scatole delle riunioni su Zoom”, ha detto ieri Matteo Salvini. Il ‘non so quando’ è un indizio importante. Entro sabato le liste elettorali andranno presentate e probabilmente i leader non si vedranno prima della scadenza. In Sicilia la spaccatura con Fdi da un lato e Fi e Lega dall’altro è profonda. E si arriva, quindi, al nuovo scenario. Il Carroccio si nasconderà puntando sul civismo alle Amministrative locali, inserendo i suoi candidati in tandem con Forza Italia, mentre Fratelli d’Italia cercherà la prova di forza in direzione ostinata e contraria. I parlamentari campani aspettano e tacciono. Le chance di elezione o rielezione dipendono sostanzialmente da questo. E il summit mancato fa presagire la direzione. Oggi tutti guarderanno a Roma anche per il dibattito sul presidenzialismo che potrebbe creare nuova tensione. E, chissà, riavvicinare vecchi alleati. Salvini sta cercando di costruire ponti anche con un pezzo del Movimento 5 Stelle. Ed Enrico Letta, segretario dem, mette le mani avanti: “Un riavvicinamento fra Giuseppe Conte e Matteo Salvini “mi pare una prospettiva assolutamente inimmaginabile. Confido fermamente che Conte non la persegua. E le alleanze in vista delle prossime amministrative sono lì a dimostrarlo”, ha detto il leader Pd al Corsera. L’operazione di rendere ‘moderata’ la Lega, cominciata da tempo basti guardare gli uomini che Salvini ha accolto dall’universo centrista, potrebbe essere un gran vantaggio per il centrodestra e anche rappresentare un salvagente romano per tanti che non sanno più dove posizionarsi e cercano di capire, in anticipo, quale sarà il ‘cavallo vincente’. Meloni, però, non scende a compromessi e non accetta altri inciuci dopo i troppi bocconi amari ingoiati negli ultimi anni. Siamo alla resa dei conti. E le Comunali del prossimo mese saranno la prima tappa della marcia verso Roma.
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