CASAL DI PRINCIPE – Le urne erano ancora relativamente lontane. Le formazioni che sarebbero scese in campo per contendersi la guida dell’Ente si erano da poco costituite. Era tempo di presentazione delle liste. E negli atti depositati in Municipio a sostegno della lista Casale nel Cuore, emerse che tra i sottoscrittori che legittimavano quella civica c’era anche un deceduto.
Per quella vicenda, la Procura di Napoli Nord ha messo sotto indagine due persone. Chi sono? Vincenzo Simeone, 48enne, titolare di un Caf, politico, con alle spalle diverse candidature, e principale riferimento proprio della civica Casale nel Cuore. Con lui è indagato pure Raffaele Simeone, 20enne.
Stando alla tesi della Procura di Napoli Nord, i due avrebbero falsificato o consentito ad altri su loro indicazione di falsificare la firma di un cittadino, scomparso il 21 agosto 2023, apposta sull’elenco dei sottoscrittori della lista a sostegno della candidatura a sindaco di Ottavio Corvino. I Simeone si preoccuparono di presentare la civica alla sottocommissione elettorale di Trentola Ducenta il 26 maggio scorso.
Logicamente i Simeone sono da considerare innocenti fino a un’eventuale sentenza di condanna irrevocabile.
La presenza della firma di un defunto fu notata dai dipendenti dell’ufficio elettorale di Casale. Gli impiegati, preso atto dell’anomalia, inviarono la lista alla Procura di Napoli Nord per accertare eventuali reati. E gli inquirenti hanno proceduto a mettere sotto inchiesta, in relazione a quella vicenda, i Simeone.
La vicenda non inficiò la partecipazione alla competizione di Casale nel Cuore perché erano state presentate più firme e depennando quella oggettivamente falsa i numeri a suo sostegno rimasero sufficienti per rendere il tutto legittimo.
Quando fu diffusa la notizia dell’invio degli atti in procura, Ottavio Corvino, che nel frattempo ha vinto le elezioni ed è diventato sindaco, intervenne chiarendo che quella vicenda ledeva la sua immagine e rischiava di inquinare la campagna elettorale. Aveva pure chiarito che si sarebbe rivolto nelle sedi opportune per costituirsi parte civile contro chiunque, se logicamente l’autorità giudiziaria avesse ravvisato in quella condotta profili penali. Se l’iter giudiziario andrà avanti e Corvino deciderà di mantenere quella promessa, dovrà costituirsi, eventualmente, contro i Simeone.
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