TORINO – “È stato Letta a chiudere con noi per provare l’abbraccio con Calenda, Gelmini, Carfagna, la cui agenda è lontana anni luce dalla difesa dei più deboli e dell’ambiente. Non credo di potermi sedere il giorno dopo le elezioni allo stesso tavolo con i vertici di un partito che ha rinnegato quest’agenda sociale per inseguire una linea incomprensibile”. Così Chiara Appendino candidata alla Camera in tutto il Piemonte per il M5S ed ex sindaca di Torino in un’intervista a La Stampa. Per quanto riguarda un eventuale cambio dei vertici, “sono dinamiche che non ci riguardano. Il concetto è che le alleanze si fanno quando c’è un progetto comune. E in questo momento la leadership del Pd non esprime il nostro stesso sentire”, aggiunge. In generale, “la sensazione che vivo girando, e anche tra gli attivisti, è quella di un rinnovato e fortissimo, senso di appartenenza. Credo sia merito di Giuseppe Conte, delle proposte che stiamo portando avanti e di una scelta precisa: stare dalla parte dei più deboli”, sottolinea.
(LaPresse)