ROMA – “Non sarà la stessa Italia quella che avremo dopo il 25 settembre se vinceremo noi o se dovesse vincere la sinistra. Nessuno può essere indifferente a questa scelta del 25 settembre, che riguarda tutti noi, i nostri figli, i nostri nipoti.
Per questo vi chiedo di andare a votare e di votare Forza Italia per costruire tutti insieme dopo il 25 settembre un nuovo, grande miracolo italiano”. Lo ha detot Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia, in un video sui social.
“Con noi avremo un paese amico dei cittadini con tasse più leggere e procedure burocratiche più semplici.
Basterà una raccomandata al proprio Comune per aprire un’attività o costruire addirittura un edificio. Dovremo avere anche e finalmente una giustizia imparziale che tutele i cittadini. Sarà un’Italia che si prenderà cura dei più deboli e che darà un futuro certo ai nostri giovani. Un’Italia per la quale l’Europa e l’Occidente sono scelte morali e politiche definitive e assolute”, ha aggiunto il Cavaliere.
“L’Italia della sinistra invece è un’Italia uguale o addirittura peggiore di quella di oggi, che non abbasserà le tasse, che potrebbe anzi mettere una patrimoniale sulle nostre case e sui nostri risparmi o addirittura una tassa del 45% sulle nostre successioni. È un’Italia che continuerà a soffocare nella burocrazia, è un’Italia in mano a un piccolo nucleo di magistrati politicizzati che possono disporre pienamente della nostra libertà, è un’Italia nella quale non si andrà avanti perchè sarà bloccata da un’infinità di veti. I veti che hanno frenato le infrastrutture e gli impianti, i veti che ci hanno reso totalmente dipendenti dall’estero per l’energia, i veti che rendono molto difficile fare impresa, fare utili, attirare investimenti dall’estero e creare nuovi posti di lavoro, soprattutto per i giovani.
Non sono due Italie uguali: scegliere il nostro modello significa scegliere un’Italia più libera, più prospera e più amica dei cittadini, la sinistra invece racchiude ancora in sè il passato, l’immobilismo, quella che qualcuno di loro ha definito la ‘decrescita felice’, che di felice ha davvero molto poco”, ha concluso Berlusconi.
(LaPresse)