Elezioni, Calenda: “A Letta ho chiesto un’alleanza netta Pd-Azione rinunciando ai collegi”

"Due giorni fa sono andato da Enrico Letta e gli ho detto che i meccanismi" che si stavano portando avanti per chiudere le varie alleanze tra dem e altre forze politiche "gli italiani non li capiranno.

Carlo Calenda (Foto Roberto Monaldo / LaPresse)

ROMA – “Due giorni fa sono andato da Enrico Letta e gli ho detto che i meccanismi” che si stavano portando avanti per chiudere le varie alleanze tra dem e altre forze politiche “gli italiani non li capiranno. Gli ho detto ‘facciamo così: io rinuncio ai collegi, tengo il 10%, tu tiene il 90% dei collegi’. Ho chiesto a Letta di fare insieme un’alleanza netta”. Così il leader di Azione, Carlo Calenda, ospite a ‘Mezz’ora in Più’ su Rai3.  “Ho fatto un negoziato con Letta avendo sempre in testa l’idea di costruire assieme una alternativa di governo. Spalla a spalla per dire agli italiani che c’è un’altra Italia possibile. Mano a mano che questa negoziazione è andata avanti si sono aggiunti pezzi che stonavano. Sempre di più si è trasformata e oggi io mi trovo a fianco a chi ha votato 54 volte la sfiducia a Draghi più del M5s, e con ex Cinquestelle che hanno demolito tutto il lavoro che è stato fatto e che hanno inquinato il dibattito politico. E allora mi sono un po’ perso”.  La decisione di rompere l’alleanza elettorale col Pd “è la decisione più sofferta che ho preso da quando ho deciso di fare politica”. “Mi sono iscritto nel Pd in passato pensando che potesse essere l’unico argine al populismo becero di destra e sinistra che avanzava. Poi il Pd ha preso una svolta differente, l’ho lasciato e ho fondato Azione. Poi in questa legislatura ha visto tutto e il contrario di tutto, e alla vigilia di queste elezioni ho intrapreso un negoziato col Pd perché non ho mai avuto come obiettivo nella mia vita politica distruggere il Pd”.

LaPresse

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