ROMA – Non si discosta dalla linea, Giuseppe Conte. Solo contro tutti. “Tutte le coalizioni, che poi sono cartelli elettorali, volevano e vogliono fuori il Movimento 5 Stelle. Questo riguarda tutto l’orizzonte politico, dal Pd fino alla Meloni. Ma Siamo così scomodi?”, si chiede, credendo evidentemente che la strategia paghi, che il Movimento 5 Stelle sia in un trend di rimonta da cavalcare insistendo sulla corsa solitaria.
Ammiccando all’elettorato progressista, brandendo i temi cari del reddito di cittadinanza e della transizione ecologica, battendo soprattutto i territori del sud, dove si concentrano la campagna elettorale – e i consensi – dei cinque stelle, ma senza disdegnare qualche sortita al Nord. Come quella di oggi a Genova, dove il leader del M5S fa visita a Beppe Grillo, rilancia l’ennesima battaglia ambientalista contro il completamento della Gronda e intona ‘Bella Ciao’ tra i banchi del mercato.
“Siamo fiduciosi, c’è un rinnovato interesse e un rinnovato entusiasmo”, ammette Conte rispetto al risultato atteso dal voto. Ma nell’incontro con il garante del M5S Beppe Grillo – entrambi ne postano una foto sui social mentre guardano il mare all’orizzonte, condita dagli slogan cinque stelle – non parla di sondaggi e aspettative, racconta il presidente del Movimento: “Ero a Genova per un confronto con i cittadini e i commercianti liguri e poi prima di partire ho avuto un rapido saluto con Beppe Grillo. Ci siamo aggiornati sulla campagna elettorale. In realtà parliamo spesso al telefono. Lui è un grande esperto di comunicazione, appassionato e antesignano sui temi dell’ecologia, parliamo molto di questi temi e contenuti”.
Non deve essere un caso, allora, che proprio a Genova Conte riproponga alcune battaglie ambientaliste. Anzitutto l’idea di un Paese che non “lascia che la ricchezza resti nelle mani di pochi privilegiati che sfrecciano con i jet privati, inquinano e se ne fregano di tutto il resto”. E poi il l’opposizione al completamento della Gronda, il progetto del nuovo tratto autostrada a nord del capoluogo ligure: “Noi siamo favorevoli al primo lotto ma non al secondo, quello che va trapanare le gallerie di Bolzaneto e di Voltri”.
Un’uscita che si attira le critiche del governatore Giovanni Toti: “Conte oggi a Genova al mercato di piazza Palermo ha praticato uno degli sport in cui riesce meglio: dire no!”. Non è da meno, dal versante ‘terzo polo’, la ministra Maria Stella Gelmini: qualcuno spieghi ai 5Stelle che l’Italia, per correre, ha bisogno da Nord a Sud di più infrastrutture e meno assistenzialismo. I loro no alle grandi opere hanno già fatto abbastanza danni”.
Ma Conte sfugge alle polemiche e continua il suo tour nelle piazze e nei mercati. In quello di Genova interviene anche sul ‘caso’ del rifiuti di Laura Pausini di cantare Bella Ciao. “Mi ha sorpreso”, ammette, “perché ritenere che ‘Bella Ciao’ sia una canzone divisiva secondo me è profondamente sbagliato”. Invita anzi i presenti a intonarla e chiosa: “Se avessi la voce della Pausini io la canterei. Ma sono stonato e ho un tono di voce bassissimo”.(LaPresse)