MILANO – Cala l’affluenza alle urne: alle 19 ha votato il 7% in meno rispetto alle elezioni del 2018. Eligendo, la piattaforma del ministero dell’Interno dedicata alle elezioni, restituisce la fotografia di una Italia dove ha prevalso l’astensionismo.
Il crollo peggiore al Sud dove Campania e Calabria non hanno raggiunto nemmeno il 40% dell’affluenza. Alle 19 l’affluenza alle urne è del 51,14%, aggiornato poi in maniera definitiva al 51,16%. Nella tornata elettorale del 2018 alla stessa ora si era recato alle urne il 58,40%.Al Sud l’affluenza registrata alle 19, con Campania e Calabria che fanno registrare i dati peggiori.
Crolla di oltre 10 punti percentuali l’affluenza in Campania dove ha votato il 38,72% degli aventi diritto (52,57% alle politiche del 2018); in Calabria ha votato il 36,92% degli elettori (49,64& alla precedente tornata elettorale).In Puglia l’affluenza è stata del 42,59% (53,66% nel 2018); in calo anche in Sicilia dove, a una manciata di seggi per il dato definitivo, la percentuale dell’affluenza è al 41,9% (47,08 nel 2018). In Basilicata l’affluenza è stata del 41,27% (53,13% nel 2018).
L’affluenza non regge nelle grandi città: da Milano a Roma a Napoli, da Genova a Palermo, e ancora Torino, Bologna, Firenze. Nessuna registra dati in aumento, ma solo cali dell’affluenza. A Napoli il calo è stato di 13,39 punti percentuali in meno. Alle 19 l’affluenza è stata del 36,86% a fronte del 50,25%. A Milano alle 19 ha votato il 57,68% degli aventi diritto a fronte del 61,30 del 2018.Crollo anche a Torino dove alle 19 ha votato il 52,71% degli elettori (61,28% nel 2018).
Lieve il calo a Roma dove a fronte del 55,45% del 2018, alle politiche del 2022 ha votato – sempre dati delle 19 – il 53,58% degli elettori. Bologna registra quasi 6 punti percentuali in meno: 61,99% di oggi contro il 66,56% delle politiche del 2018. A Firenze il dato dell’affluenza alle 19 restituisce una percentuale pari al 61,52% (65,90% nel 2018). A Palermo la percentuale dei votanti è stata del 41,70% (46,90% nel 2018).
La Regione più “virtuosa”, finora, è l’Emilia Romagna con il 59,76% dei votanti, seguita dalla Lombardia con il 58,35% e dalla Toscana con il 58,07%. Dati comunque sensibilmente inferiori rispetto al 2018 quando sono stati rispettivamente del 65,98% per l’Emilia Romagna, del 62,27% per la Lombardia e del 63,87% per la Toscana.(LaPresse)