ROMA– “Eccoli qua pronti a destra su un tema peraltro molto delicato come l’assetto costituzionale del Paese, parlano di cambiare la Costituzione. Mi preoccupa certo ma continueremo a maggior ragione su questi temi a presidiare lo spazio democratico in Parlamento e nel Paese perché si impedisca come al solito di guardare alla Costituzione come se fosse questo il nostro problema. Semmai la difficoltà è quella di applicare fino in fondo la Costituzione per dare risposte ai problemi materiali a cui pensano milioni di persone che ogni giorno hanno la difficoltà di capire come fare ad arrivare alla fine della giornata”. Lo afferma Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verdi Sinistra dai microfoni di Radio Radicale.
“Io penso che ora sia importante – prosegue il leader di SI – che le opposizioni trovino la forza di una convergenza nella costruzione di una proposta, di una pratica parlamentare alternativa alla destra Lo abbiamo detto ieri, e insisto anche oggi: faccio un appello alle altre forze di opposizione perché appena insediato il nuovo Parlamento si costruisca assieme l’opposizione politica, qui ed ora.
Anche per costruire la prospettiva di cui c’è bisogno per i prossimi appuntamenti elettorali. Il voto del 25 settembre ci dice una cosa in modo molto chiaro: che senza una coalizione la più larga possibile la destra non si batte. Sarei quindi per evitare di arrivarci ancora una volta all’ultimo minuto e magari impreparati come già accaduto”.
“Salvini non sarà il nuovo ministro dell’Interno? Questa su Salvini è una buona notizia perché credo che sia difficile immaginare qualcuno di peggiore di Salvini al Viminale comunque, e purtroppo, la natura politica del governo che si annuncia natura politica non rassicura in nessun modo. E il fatto che questa destra governerà il Paese non è certo una buona notizia.
Quello che infine – conclude Fratoianni – abbiamo visto anche in questa tornata elettorale dovrebbe indurre tutte le forze politiche una volta per tutte a scrivere. Una legge elettorale decente, che restituisca ai cittadini il potere di scelta dei parlamentari, che lo faccia su base proporzionale.”
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