ROMA – “Non c’è alternativa possibile, lo sappiamo tutti: o noi o loro. O il futuro o il passato. O il progresso o la conservazione reazionaria. O la giustizia sociale o il privilegio e la rendita. O la destra o la sinistra”. Enrico Letta insiste. Il segretario del Pd torna a polarizzare il messaggio e lo fa con una lettera inviata ai 10 mila Circoli del Pd e a tutti gli organismi territoriali.
Il programma dei democratici e progressisti è “l’unico che può restituire speranza al Paese”, aggiunge, avvisando: bisogna “scongiurare che l’Italia sprofondi a destra e si consegni a chi vuole riportarla indietro, a un passato di disuguaglianze, isolamento, discriminazioni”. Il leader dem plaude anche alle dichiarazioni dell’ex premier Romano Prodi, che in un’intervista giudica “surreali” gli “attacchi continui di Calenda e M5S al Pd”: sono “parole di saggezza”, secondo Letta, che anche oggi però deve far fronte al ‘fuoco’ degli ex alleati.
“Letta parla di voto utile? Sono d’accordo con lui. C’è un solo voto utile, ed è per noi”, risponde il leader M5S Giuseppe Conte da Napoli, ribadendo che “con questo vertice del Pd, sarà assolutamente improbabile poter dialogare dopo il cinismo e l’opportunismo che hanno esibito in questo frangente, avendo buttato a mare un’agenda progressista su cui abbiamo lavorato”.
La replica dei dem arriva per voce di Nicola Zingaretti: “Dire che il M5S è un partito progressista o di sinistra significa tradire, e lo dico da osservatore, l’identità stessa del M5S, che nasce per sua definizione contro lo schema destra-sinistra”, afferma, ricordando che per il leader pentastellato “ad aprile, non dieci anni fa, addirittura la differenza tra Macron e Le Pen non era giudicata come una differenza dirimente”.
Comunque, “il Movimento sarà la sorpresa delle prossime elezioni”, assicura Conte. E non sarà la sola, a sentire anche il leader di Azione e del ‘terzo polo’ Carlo Calenda, per il quale “il 25 settembre saremo la vera sorpresa. Oggi già siamo la politica seria”. E anche per la ministra Maria Stella Gelmini “il vero voto utile, quello in grado di condizionare l’esito delle elezioni, è il voto per il terzo polo”.
Di altro avviso è Silvio Berlusconi: “Se esiste un ‘Terzo Polo’ in Italia esso è costituito dal Movimento Cinque Stelle. Esiste poi una galassia di piccoli movimenti di centro, sedicenti liberali, ma orientati verso sinistra, che comunque non giocheranno alcun ruolo concreto”, dice, tornando poi su TikTok per spronare i giovani – “datevi da fare anche voi”, li esorta ripercorrendo alcune tappe dei suoi inizi, da contadino e cameriere a imprenditore – e promettere: “toglieremo tasse e contribuzioni per le aziende che vi assumono”.
Sempre sul fronte centrodestra, ad animare la giornata è l’aggressione a una gazebo di Fdi a Milano, in in viale Papiniano, “da una squadra di persone mascherate, incappucciate e vestite tutte nella stessa maniera”, racconta il senatore Ignazio La Russa, parlando di “un segnale che non ci piace”. Gli autori del danneggiamento – che appartengono all’area antagonista cittadina – vengono individuati dalla Polizia e saranno denunciati.
La condanna del gesto arriva anche dalle altre forze politiche, dal Pd e dal sindaco di Milano Beppe Sala. E Giorgia Meloni assicura: “Il vile assalto dimostra ancora una volta quanto sia difficile in questa campagna elettorale parlare di temi concreti. I nostri programmi e le nostre proposte per il futuro dell’Italia vengono puntualmente imbavagliati da episodi di violenza pericolosi e ingiustificabili. Avvelenare gli animi non riuscirà, però, a fermare la nostra determinazione”.(LaPresse)