MILANO – “Il reddito di cittadinanza va modificato radicalmente, come è scritto nel programma comune del Centrodestra. Era nato per sconfiggere la povertà, ma purtroppo questo non è accaduto e in 4 anni abbiamo speso 32 miliardi. Per questo proponiamo che, degli otto miliardi già a bilancio per il 2023, tre siano a disposizione di chi veramente non può lavorare ed ha diritto ad essere aiutato; gli altri cinque miliardi vadano nella direzione del diritto al lavoro: la dignità è il lavoro, non l’assistenzialismo. Si investano, quindi, per creare lavoro vero, dignitoso e produttivo. Si diano alle imprese, piccole, medie, grandi e agli artigiani. Chi assume una persona, magari presa dalle liste del Reddito di Cittadinanza, riceverà un contributo da parte dello Stato. Il reddito di cittadinanza ha creato meno dignità e più assistenzialismo, e non ha creato lavoro; questa è la ragione per cui noi vogliamo radicalmente cambiarlo, aiutare chi è più povero e che è più in difficoltà e nello stesso tempo dare alle imprese e ai professionisti la possibilità di creare lavoro, perché questa è l’unica strada”. Lo dice Maurizio Lupi, capo politico di Noi moderati.
(LaPresse)