Roma, 19 mar. (LaPresse) – “E’ giusto che la presidenza delle Camere vada ai due partiti che hanno vinto le elezioni. Camera e Senato cambia poco; diverso invece è un’alleanza per il governo che diventerebbe un’alleanza politica”. Roberto Maroni, ex Presidente della Regione Lombardia, ai microfoni di ‘6 su Radio 1’ non nasconde il proprio scetticismo su una possibile intesa tra Lega e M5S per la guida del nuovo governo. “Mi auguro che Salvini riesca a diventare Presidente del Consiglio – prosegue poi Maroni – ma il problema è che se l’alleanza è con i 5 Stelle, mi pare complicato avere un’alleanza simile a Roma e sui territori, dove invece il governo è al centrodestra e i Cinque Stelle sono all’opposizione. Difficile poi far finta di niente”.
Sull’ipotesi di una possibile scissione all’interno della Lega proprio sul tema alleanze, Maroni precisa: “Non sarò certo io a guidare un’eventuale scissione dentro la Lega, ma è una questione di coerenza politica. Diventa difficile stare contemporaneamente al governo con il centrodestra sui territori, nelle regioni, e all’opposizione con il centrodestra a Roma. Auspico un’altra soluzione, ossia un governo di larghe intese che faccia la nuova legge elettorale e poi si può tornare a votare. Dopodiché chi vince governa. Il problema con i Cinque Stelle non è che non hanno esperienza; il problema è che dicono cose che faccio fatica a condividere, come il reddito di cittadinanza, che è il più forte incentivo a non cercare lavoro. Si è visto anche nelle elezioni con il risultato del Nord produttivo che vuole il lavoro vero e il risultato del Sud. Vorrei far prevalere la coerenza del governo dei territori rispetto a scorciatoie che rischiano di mandare a schiantare ma la decisione sarà presa da Salvini e io la rispetterò fino in fondo”. Infine, in merito alle voci che vogliono Maroni come possibile nome per la guida di un nuovo governo, l’ex Presidente della Regione Lombardia risponde: “Spero proprio di no, ce ne sono tanti in grandi di governare, spero si rivolgano altrove”.