MILANO – Il risultato del voto italiano “è il risultato di uno spreco, perché in realtà la coalizione di destra/estrema destra non è ultra dominante. Se il Pd, i Cinque Stelle più il centro si fossero presentati insieme, avrebbero potuto vincere. Non c’è molta più differenza tra Letta, Renzi, Calenda e Conte che tra Meloni, Salvini e Berlusconi. Solo che da una parte c’è chi ha sfruttato le regole del gioco elettorale, e dall’altra chi non ne ha tenuto conto”. A dirlo in un’intervista al quotidiano la Repubblica è Pierre Moscovici, ex Commissario europeo agli Affari economici e oggi presidente della Corte dei Conti in Francia. A una domanda su come, da socialdemocratico, legga la crisi del Pd, Moscovici poi risponde: “La posizione del Pd è scomoda. Enrico Letta, uomo moderato che conosco bene, poteva vincere solo nell’ipotesi di una grandecoalizione. Il problema del Pd ora è che rischia di essere dilaniato tra una parte che vuole allearsi con il centro e l’altra con la sinistra, quindi con Conte, cosa per me paradossale: avendo conosciuto Conte non l’avrei mai definito di estrema sinistra. Agli amici del Pd dico: attenzione al rischio di un’evoluzione alla francese, dove i grandi partiti del centro-sinistra e del centro-destra sono scomparsi o sono diventati marginali. Il Partito socialista ha perso gran parte del suo elettorato prima nel 2017, andato con Macron, e poi nel 2022, a beneficio di Mélenchon. Alla fine il Ps ha raccolto l’1,74% alle ultime elezioni presidenziali”.
(LaPresse)