Politiche, rush finale per le liste: Fi e Lega ancora indietro

ROMA – Partiti al rush finale per completare le liste dei candidati alle elezioni politiche del 25 settembre che tra oggi e domani dovranno essere depositate negli uffici elettorali delle Corti d’Appello della penisola. Ancora in alto mare Forza Italia, alle prese con malumori e trattative a singhiozzo legate alle scelte dei vertici per l’impossibilità di accontentare tutti i parlamentari uscenti, vista la riduzione dei collegi a disposizione. Nonostante il ‘gabinetto di guerra’ in corso a Villa Certosa, residenza estiva di Berlusconi in Sardegna, l’intesa non è ancora stata chiusa ed è probabile che sarà necessaria ancora una notte per definire gli incastri. La presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, alla fine dovrebbe correre in Basilicata, mentre la capogruppo Fi a Montecitorio, Anna Maria Bernini, a Padova. Sempre per quanto riguarda il Senato, sarebbe in dirittura d’arrivo la candidatura in Molise del patron della Lazio, Claudio Lotito, che tuttavia – interpellato da LaPresse – ancora non conferma né smentisce.

Restano i malumori tra i segretari regionali che non hanno digerito anche l’assegnazione di Lorenzo Cesa alla Camera. Unica certezza, al momento, è Berlusconi si candiderà nell’uninominale a Monza e nel proporzionale in Campania e in Lombardia. Rischiano di restare esclusi, invece, Maurizio Gasparri, Sestino Giacomoni e Renata Polverini nel Lazio, oltre a Deborah Bergamini in Toscana.Va meglio in casa FdI, l’unica forza politica a non dover fare i conti con il numero di seggi. Il partito di Giorgia Meloni avrebbe chiuso le liste che vedono la riconferma di tutti gli uscenti (con due posti blindati in Senato per i fedelissimi Ignazio La Russa e Daniela Santanché). Le uniche novità rispetto ai nomi già filtrati potrebbero essere l’ok alla candidatura di Raffaele Fitto, che dall’europarlamento traslocherebbe così alla Camera, e del governatore siciliano Nello Musumeci al Senato. Ancora attesa per i nomi della Lega nel proporzionale.

(La Presse)

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