CASERTA – Date e modalità del voto sono ancora incerte, così come è incerto chi traghetterà la Provincia fino alle prossime urne. Per ora c’è Marcello De Rosa, ex sindaco di Casapesenna, tornato alla guida dell’Ente dopo aver ottenuto dal Tar la sospensione del provvedimento con cui Giorgio Magliocca, da presidente dimissionario, gli aveva revocato la carica di numero due (per impedirgli che fosse lui il ‘capo’ della Provincia scaduti i 20 giorni entro cui avrebbe potuto ritirare le dimissioni – ritiro che non c’è stato). Il Tar esaminerà nel merito la vicenda nei prossimi giorni. Se De Rosa non dovesse vincere, il ruolo di traghettatore spetterebbe a Gaetano Di Monaco (che era stato scelto da Magliocca). In caso contrario resterà al timone il primo cittadino di Casapesenna.
In attesa che si definisca questa situazione e si traccino le date del voto, i politici di Terra di Lavoro si sono già messi al lavoro per individuare chi candidare alla presidenza. Per il centrosinistra, in pole, stando ai rumors, c’è Antonio Mirra, che sta affrontando il suo secondo mandato da sindaco di Santa Maria Capua Vetere. A rappresentare il centrodestra potrebbe essere, invece, Andrea De Filippo, primo cittadino di Maddaloni, ma è anche calda la pista che porta al nome di Angelo Di Costanzo. Fino a qui, tutte cose già note. La novità è che si sta facendo largo la candidatura di quello che sembra essere a tutti gli effetti un outsider. Chi è? Raffaele Ambrosca (nella foto), che per la quarta volta sta amministrando da sindaco il Comune di Cancello Arnone. Negli ultimi giorni ha iniziato a comunicare a diversi grandi elettori del territorio e a colleghi amministratori la sua intenzione di correre per il ruolo di presidente della provincia di Caserta, trovando in alcuni casi anche disponibilità.
Non è la prima volta che Ambrosca tenta un upgrade politico. Ci aveva provato (e per poco non ci riuscì) circa un ventennio fa con le Regionali. Adesso vorrebbe probabilmente coronare il suo lungo percorso politico correndo per il ruolo di numero uno della Provincia.
La notizia della sua intenzione di buttarsi in questa avventura ha inevitabilmente aperto la ricerca di un eventuale ‘grande elettore’ che potrebbe averlo particolarmente spinto a provarci. Si è pensato a Giovanni Zannini, consigliere regionale di Mondragone e leader dei Moderati, movimento intorno al quale orbitano svariati sindaci del casertano (e fino a poco tempo fa c’era pure Ambrosca). Ma il mondragonese, a quanto pare, sarebbe più propenso ad aiutare Mirra, di cui è collega e con cui ha condiviso anche gli inizi della carriera forense. Quindi? Ad oggi quella di Ambrosca appare una corsa slegata dalle strategie zanniniane, ma il quadro apparirà sicuramente più chiaro nei prossimi giorni.
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