Elezioni regionali ad alta tensione, Conte si barrica: “Voto non decisivo”

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse 10-09-2019 - Roma Politica Senato. Voto di fiducia. Nella foto Giuseppe Conte, Luigi Di Maio Photo Vincenzo Livieri - LaPresse 10-09-2019 Rome Politics Senate. Vote of confidence in the new government. In the picture Giuseppe Conte, Luigi Di Maio

ROMA – Si avvicinano le elezione regionali del 26, ma Conte minimizza su quello che sarà il risultato delle urne in due realtà che vivono in contemporanea la stessa scadenza elettorale ma diametralmente opposte tra di loro. In Emilia Romagna i sondaggi danno un testa a testa tra Bergonzoni (Centrodestra) e il presidente uscente Bonaccini (Centrosinistra). In Calabria invece il centrodestra con Joe Santulli viene dato vincitore con ampio margine sugli avversari del centrosinistra guidati da Pippo Callipo “Io qui in Calabria non voglio vincere, ma voglio stravincere  – dice Matteo Salvini durante la sua campagna elettorale a Crotone  – e cancellare il Partito democratico”

Conte cauto

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte mostra molta cautela sul risultato che uscirà dalle urne in Emilia Romagna. Sente il fiato sul collo del Centrodestra e preferisce mettere le mani avanti. Per cui il voto per la vita del governo non sarà decisivo: “Questo voto è importante – ha detto –  ma rimane espressione di una comunità regionale e non decide del destino del governo nazionale – ”. E sulla manovra aggiunge: “in soli tre mesi siamo riusciti a trovare 23 miliardi e, allo stesso tempo, abbiamo ridotto il carico fiscale per lavoratori, famiglie e imprese: in un anno faremo molto di più e l’Iva non aumenterà”. ‘E aggiunge: “Confidiamo molto nei frutti dell’azione di lotta all’evasione. Anche per questo abbiamo investito ben 3 miliardi di euro per incentivare i pagamenti digitali, perché se tutti pagano le tasse, tutti pagheranno meno. Avremo anche più tempo per operare un’oculata revisione delle spese improduttive”.

Ripartire da una riflessione

E sulla verifica “si tratterà di un confronto con le varie forze di maggioranza per impostare l’Agenda 2023 sulla base di priorità che io stesso ho individuato – ha specificato – tutti devono elaborare una riflessione – aggiunge – oggi parte quella del Pd, anche il M5S sta completando una riorganizzazione e il confronto slitterà a fine mese, ma l’ importante è ripartire con coesione, obiettivi chiari, determinazione”.

Riforma delle pensioni

“Quota 100 è una misura che abbiamo confermato, ma in vista della scadenza torneremo a confrontarci per assumere le decisioni più opportune. Il ministro Catalfo – ha continuato il Premier – è già al lavoro per avviare un percorso organico di riforma della previdenza. ‘La mia preferenza l’ho già chiaramente espressa: mi piacerebbe lavorare alla distinzione tra lavori usuranti e lavori non usuranti per poi operare, sulla base di questa distinzione, una revisione dell’intero sistema pensionistico”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome