ROMA – “Noi non voteremo la fiducia a un governo Meloni, punto. Se questo esecutivo vedrà la luce noi saremo una opposizione preparata e civile. Se la destra non avrà i numeri come è possibile solo se noi facciamo un bel risultato punteremo a un governo Draghi”. Lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, in un’intervista a La Repubblica. Sull’alleanza con il leader di Azione, Carlo Calenda, Renzi ha aggiunto: “Abbiamo le stesse idee sul futuro dell’Italia, siamo nella stessa famiglia politica europea, siamo gli unici a non candidare che era contro Draghi. Sarebbe poco credibile andare divisi. Aggiunga che è stato il Pd a non volere Italia Viva”. Sul pericolo fascismo in caso di vittoria di Giorgia Meloni: “No. Il fascismo era un problema nel 1922, non nel 2022. Chi agita il tema del fascismo regala punti alla Meloni. C’è un pericolo diverso, più concreto: che saltino i conti pubblici. Hanno fatto un programma assurdo, con una flat tax che non sta in piedi, con l’idea di cancellare la Fornero, con una visione folle delle alleanze internazionali”.
Sull’influenza della Russia sul voto: “Da anni la propaganda russa influisce sulle elezioni e i referendum europei. Chidete agli inglesi ciò che è avvenuto con il referendum Brexit. Ma questa volta l’influenza russa passerà soprattutto dalle poltiche energetiche più che da Twitterr. Più aumenta la bolletta, più è un problema per le famiglie, più c’è un voto di protesta”. Su Mario Draghi: “Il candidato è Calenda, il sogno è Mario Draghi di nuovo premier, il programma è quello scritto nero su bianco ed è il più serio dei programmi. Del resto se vogliamo i soldi del Pnrr, le scadenze e gli obiettivi sono già stabiliti”.
(LaPresse)