Elezioni Spagna: vince la sinistra, Psoe primo partito. Crollano i Popolari, l’estrema destra non sfonda. E’ rebus per il governo

Spanish Prime Minister Pedro and Socialist Party (PSOE) candidate for prime minister Pedro Sanchez waves during an election night rally in Madrid after Spain held general elections on April 28, 2019. - Spain's socialist prime minister won snap elections on Sunday but without the necessary majority to govern in a fragmented political landscape marked by the far-right's dramatic eruption in parliament. (Photo by JAVIER SORIANO / AFP)

MADRID – Il Partito socialista (Psoe) di Pedro Sanchez vince le elezioni in Spagna. Con 123 seggi è nettamente il primo partito, doppiando il partito conservatore che crolla a 66 seggi. Ciudadanos (Cs), partito centrista, conquista 57 seggi, mentre Podemos (Up) arretra ma conquista comunque 42 seggi. Non sfonda l’estrema destra Vox, che comunque entra per la prima volta in parlamento. Avrà 24 seggi. E’ una vittoria netta quella della sinistra, ma formare il governo sarà un rebus. Nessuno ha infatti la maggioreanza.

Psoe e Podemos alleanza naturale, ma servono 11 voti

L’alleanza naturale, ed è la strada maestra da percorrere, è tra Psoe e Up. Ma I socialisti e Podemos insieme arrivano a 165 seggi, sotto di 11 voti per arrivare alla maggioranza. Una ipotetica alleanza tra centristi, popolari ed estrema destra, come aveva ipotizzato il leader del Pp Casado, si ferma a soli 147 seggi. Con questi numeri per Psoe e Up sarebbe necessario accordarsi con il Partito nazionale Basco (Pnv), Coalizion Canaria (Cc) ed altri partiti indipendentisti per ottenere i seggi mancanti. Un’operazione molto complicata.

Il rebus del governo

Sembra impossibile l’accordo tra Psoe e i centristi di Ciudadanos. Il leader di Cc, Rivera, ha negato questa possibilità. Ma soprattutto la virata a sinistra imposta da Sanchez non permetterebbe al Psoe un accordo di questo genere. Si dovranno aspettare le consultazioni con il Re e vedere se in Parlamento ci saranno i numeri per formare un governo.

Psoe primo partito, crollano i conservatori. L’ultradestra entra in Parlamento ma non sfonda

Tornando alle elezioni, c’è uno e un solo vincitore: il Psoe di Pedro Sanchez. I socialisti alle scorse elezioni avevano incassato solo 85 seggi. Ora con il 28% sono il primo partito per distacco. E’ crollato il Pp, che perde circa 16 punti attestandosi al 16%, quasi raggiunti da Ciudadanos. Cc recupera il 15%. Perde anche la sinistra radicale: Podemos va giù di 7 punti, ma il 14% è un risultato significativo per una forza movimentista. Non sfonda l’estrema destra. Nei sondaggi era data altissima, Vox solo il 10%. Il risultato è comunque storico perché entra per la prima volta in Parlamento.

Sanchez: “Ha vinto il futuro”

Il partito socialista ha vinto le elezioni generali in Spagna e con queste ha vinto il futuro. E ha perso il passato“. Sono le prime parole di Sanchez, dopo la vittoria. “Abbiamo mandato un messaggio all’Europa e al resto del mondo. Si può vincere l’autoritarismo e l’involuzione“. Dalla folla si è alzato il coro “Si, se puede”, in richiamo al “Yes, we can”, di Barak Obama.

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