MARCIANISE – Metabolizzata la delusione per non aver vinto, Lina Tartaglione (nella foto), la leader della coalizione progressista, è tornata a far sentire la sua voce. E lo ha fatto annunciando un ricorso: vuole verificare che i voti che hanno permesso ad Antonio Trombetta di indossare la fascia tricolore siano effettivamente 61, come attestato nello scrutinio conclusosi lunedì sera. Tartaglione ha criticato anche lo stile della campagna elettorale adottato dallo sfidante, ritenendolo offensivo nei suoi confronti. “Le mie liste, quelle del centrosinistra, hanno ottenuto il 55,5% delle preferenze, quindi la città ha votato per il centrosinistra che avrà la maggioranza dei seggi in consiglio (13 contro 12). Cosa succederà? Noi agiremo solo ed esclusivamente nell’interesse della città, compatti nonostante sia iniziato il famoso ‘mercato delle vacche’, al quale gli esponenti della destra o chi per essi si recano più volte al giorno senza riuscire a fare acquisti. Per il resto, manca poco al primo consiglio comunale. Tonino è abituato a pedalare. Ha una faticosa montagna da scalare e l’ha scelta consapevolmente. Noi abbiamo un solo credo: Marcianise”.
Ieri, alle 15 e 30, si è tenuta la proclamazione degli eletti con la fascia, che è stata ufficialmente consegnata a Trombetta (nella foto). Al momento, il primo cittadino non ha la maggioranza in Assise. Tredici dei 25 scranni sono occupati da persone elette nella coalizione di centrosinistra. Quelli che la sua squadra è riuscita a portare in assemblea, invece, sono 12.
In attesa dell’esito dei ricorsi, quasi certamente Trombetta e gli alleati proveranno a risolvere questa ‘anomalia’ (determinata da un diffuso voto disgiunto), cercando di convincere qualche candidato eletto dei progressisti a passare nella loro squadra, in modo tale da consentire loro di avere i numeri necessari per amministrare.
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