CASERTA – Una mobilità d’urgenza quella avviata dall’Asl di Caserta per reperire nel giro di qualche giorno tredici infermieri da adibire al presidio sanitario del penitenziario di Santa Maria Capua Vetere e al servizio sanità penitenziaria dell’Istituto di Carinola per trenta giorni. Al primo istituto devono essere assegnati sette infermieri, al secondo cinque. Il direttore sanitario dell’Asl di Caserta Vincenzo Iodice (nella foto piccola) ha diramato una nota qualche giorno fa per affrontare l’emergenza perdurante che prevede la mobilità per 30 giorni. Il personale da destinare alla mobilità d’urgenza sarà individuato dando precedenza assoluta a quanti si dichiarano volontariamente disponibili. Entro domani i direttori e i responsabili dei vari presidi dell’Asl di Caserta dovranno fornire le loro disponibilità. “In mancanza di riscontro a questa azienda si procederà d’ufficio all’assegnazione secondo l’ordine cronologico di assunzione (a partire dalle più recenti) e tenendo conto, altresì, del complessivo numero di unità di infermieri in servizio in ogni sede” si legge in un passo della stessa nota inviata da Iodice. “Non sguarniremo i presidi, questo è chiaro, soprattutto quelli che già sono in difficoltà estrema di personale” ha affermato Iodice. Poi ha aggiunto: “L’unità dell’Asl addetto al personale è già al lavoro per individuare il personale da adibire ai trasferimenti momentanei. Entro la settimana in corso concluderemo la procedura”. Nel caso quindi in cui non si raggiungano le tredici unità con le mobilità volontarie sarà l’Asl a scegliere i nomi partendo dai neo assunti che saranno destinati ad uno dei due penitenziari per rafforzare i servizi nei due istituti penitenziari. Come era facilmente prevedibile, i presidi a cui maggiormente si guarda per reperire personale sono quelli che non dispongono di pronto soccorso e medicina d’urgenza. Il direttore sanitario facente funzione del presidio ospedaliero Maddaloni-San Felice a Cancello, Patrizia Vestini, l’altro ieri ha girato la nota dell’Asl di Caserta ai dirigenti medici ed ai responsabili oltre che al personale Cpsi con contratto a tempo determinato dei due ospedali la comunicazione urgente. Entro ieri, al massimo entro stamattina, dovranno pervenire le richieste di mobilità volontaria. “In mancanza questa direzione sanitaria tramite l’ufficio personale amministrativo presidiale predisporrà una graduatoria di nominativi Cpsi per coloro a tempo determinato iniziando da coloro che sono anagraficamente più giovani, escludendo il personale Cpsi che è stato precedentemente impiegato presso le strutture innanzi citate” si legge nella nota firmata per ordine della Vestini da Andrede Barrientos Miriam, specialista in Igiene e medicina preventiva. Da quanto emerso, gli infermieri che dovrebbero spostarsi per un mese in uno dei penitenziari non dovrebbero come dire fare i salti di gioia visto il difficile contesto in cui andranno ad operare.
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