TORINO – L’emergenza smog in Italia si allarga a macchia d’olio. E si estende anche al di fuori dei confini della pianura padana, dove il problema è più critico. L’assenza di vento e di piogge ha fatto precipitare la situazione a tutte le latitudini del paese. Da Roma a Torino, da Monza a Firenze, la piaga delle polveri sottili oltre i limiti di legge resta una questione irrisolta per molte amministrazioni comunali. Che, di fronte ai freddi numeri del Pm10, spesso e volentieri sono costrette a ricorrere a soluzioni estreme. Come il blocco selvaggio delle auto più inquinanti e la limitazione agli impianti di riscaldamento.
Le conseguenze del secondo dicembre più caldo dal 1800 – stando a quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr – stanno mettendo in ginocchio soprattutto Torino, dove l’allerta rossa potrebbe tramutarsi in viola, il livello più critico, visto che nei prossimi giorni non sono previsti miglioramenti. Ovvero, niente precipitazioni.
“La situazione non è migliorata e se dovesse continuare l’alta pressione venerdì ci toccherebbe passare al livello viola – ha sottolineato l’assessore all’ambiente del Comune di Torino Alberto Unia – Significherebbe bloccare anche tutti gli Euro5 diesel dalle 7.30 alle 20″. Per venire incontro ai cittadini è di oggi la proposta dell’assessore all’ambiente della regione Piemonte, Matteo Marnati di “usare il gettito delle multe per consentire ai torinesi di spostarsi gratuitamente nei giorni di blocco”.
Immediata la replica di Unia
“Ben venga la proposta di Marnati, ma servono le risorse per poterlo fare – ha evidenziato – Se la regione è in grado di supportarci e darci i fondi necessari, si parla di circa 500mila euro ogni due giornate di trasporto pubblico, saremmo ben lieti di accettarli e proporre questa sospensione di pagamento a Gtt. A nessuno fa piacere toccare il traffico, è esattamente il contrario di quello che vuole un politico. E’ antielettorale, ma dobbiamo fare quello che possiamo con gli strumenti che abbiamo in questo preciso momento per la salute dei cittadini”.
Delicata anche la situazione in Toscana
Oltre a Firenze sono stati segnalati sforamenti anche a Prato, Lucca e Pisa. Nel capoluogo toscano è stato disposto il blocco dei mezzi più inquinanti da martedì fino a sabato incluso oltre a una serie di ordinanze antismog. Nella capitale per ovviare al problema tornano le domeniche ecologiche: questo weekend è in programma la prima. Nel frattempo però un’ordinanza della sindaca Virginia Raggi a Roma ha imposto lo stop a tutti i veicoli diesel privati, compresi quelli Euro6, dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20.30, all’interno della fascia verde.
Si alza il livello di guardia anche in Lombardia
A Milano, al settimo giorno consecutivo con valori medi di Pm10 sopra il limite, si confermano le misure temporanee di primo livello, che verranno introdotte da martedì anche a Monza e a Cremona. Le misure di primo livello riguardano il traffico, il riscaldamento domestico, l’agricoltura (divieto di spandimento liquami zootecnici) e divieto assoluto di combustioni all’aperto. (LaPresse)