CASERTA – Nella sonnolenza dell’agosto monta il malcontento nei confronti della gestione commissariale del Pd. Il responsabile provinciale Susanna Camusso non ha fatto passi in avanti per sbloccare l’impasse del tesseramento in provincia, che blocca anche lo svolgimento del congresso regionale. In questi giorni il consigliere provinciale Enzo Guida ha evidenziato questa situazione, dichiarando che “il Pd è una forza non identificata né facilmente identificabile, soprattutto in provincia di Caserta”.
L’ex segretario provinciale
“Ma il Pd dov’è? – commenta da parte sua l’ex segretario provinciale Emiddio Cimmino, interpellato da “Cronache” – tanti sostenitori animati da vera passione sono “in freddo” perché non capiscono dove sia il partito. In un anno abbiamo cambiato più di un commissario provinciale e più di un regionale. Se ci sono motivazioni per questo stallo, che vengano fuori, Che si sappia se qualcuno ha fatto un tesseramento falso, visto che questo sarebbe il motivo del commissariamento. Ma non ci credo sia questo”.
L’attacco
In realtà, incalza Cimmino, “il partito centrale vuole avere le mani libere sia a Napoli che a Caserta e farsi le liste: hanno fatto così per le Politiche lo faranno per le Europee. Ma alle elezioni per il parlamento di Strasburgo ci sono le preferenze, sarò più difficile fare quello che vogliono”. Comunque, “non si può tenere in ostaggio un partito: se qualcuno ha sbagliato, che paghi, altrimenti ci facciano capire cosa vogliono fare. Alle ultime Amministrative gli elettori non sapevano come comportarsi, alle Europee succederà lo stesso. E a ogni elezione regalano un senatore o un deputato non casertano nelle nostre liste: la stessa Camusso non è certo di qui, ma prende un seggio dei casertani”. Cimmino ritiene quindi “molto deludente” l’esperienza dell’attuale responsabile provinciale Pd, così come quella del commissario Antonio Misiani in Campania: “La Camusso ogni tanto viene a farsi la passeggiata, ma non ha risolto ancora niente, così come Misiani”.
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