ROMA – “Caro Stefano, come stai? Sono convinta che tu ora stai meglio di noi ?? Manca poco alla ripresa del nostro processo. Un paio di giorni fa un tuo coetaneo è morto ad Empoli durante un fermo di Polizia. La magistratura sta indagando e non possiamo dire nulla se non che questa è un’altra tragedia che ci addolora”. Così su Facebook Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Cucchi, il geometra romano morto nel 2009 durante la custodia cautelare.
Lo sfogo di Ilaria Cucchi, da La Russa a Salvini nulla è cambiato
“Quando te ne sei andato intervenne addirittura il ministro della Difesa La Russa per affermare a gran voce che i Carabinieri non c’entravano. Infatti poi abbiamo fatto sei anni di processi a vuoto contro imputati sbagliati – ha aggiunto – Oggi è il ministro dell’Interno Salvini a intervenire in un’indagine appena iniziata dimenticandosi che il ruolo che ha esige rispetto per l’Istituzione di appartenenza, trasparenza ed imparzialità. Non solo, ma si è permesso oltretutto di offendere il dolore di una famiglia comunque provata da una tragica morte evocando metafore culinarie come è suo costume fare”.
Ilaria chiede rispetto delle regole e del dolore
“Io mi chiedo, indipendentemente da ciò che è successo, come si può sentire quella famiglia difronte alle sue parole? A differenza di ciò che ha detto ieri il Capo della Polizia noi abbiamo sempre avuto rispetto per le Istituzioni ma esigiamo uguale rispetto da coloro che le Istituzioni rappresentano. Rispetto per il nostro dolore e rispetto per le regole”, ha aggiunto.
L’attacco al vicepremier Salvini
“Salvini oggi si comporta esattamente come si è comportato La Russa quasi 10 anni fa con noi. Chi sono i tribuni in questo caso? Entrambi hanno voluto parlare dalla loro posizione privilegiata e di potere che doveva lasciar presumere fossero informati sui fatti. Per quel che ci riguarda sicuramente La Russa non lo era, evidentemente. Caro Stefano, gli anni passano, le persone cambiano ma i comportamenti si ripetono”.
(LaPresse)