ROMA – Nel 2020 gli aeroporti italiani hanno perso più di sette passeggeri su dieci. Ma con la collaborazione “di tutti i soggetti coinvolti” sarà possibile tornare alla normalità, dove spera di inserirsi Ita, attesa al decollo il 15 ottobre. Nel Rapporto Enac 2020 la situazione del comparto aereo mostra numeri disastrosi: i vari lockdown, nella prima parte dell’anno, hanno portato, in particolare su alcuni aeroporti nazionali, a un fermo pressoché totale dei voli passeggeri. Con effetti decisi sui clienti: Roma Fiumicino ha perso il 77,5% di utenti rispetto al 2019, con circa 9,7 milioni di passeggeri, seguito da Milano Malpensa (-74,9%). Sono stati 52.759.724 i passeggeri transitati negli aeroporti italiani nel 2020, tra traffico nazionale e internazionale, con un decremento rispetto all’anno passato del -72,5%.
Il traffico nazionale, con i suoi 25 milioni di passeggeri ha registrato una diminuzione più moderata, -61,1%, rispetto al traffico internazionale, -78,3%, con un totale di circa 27.700.000 passeggeri. E i dati trasmessi dalle società di gestione hanno consentito di stimare una perdita economica complessiva subita dal sistema di oltre un miliardo di euro, solo nel periodo marzo-settembre 2020. In questo plumbeo scenario, ne 2020 Ryanair si conferma il primo vettore operante in Italia, con oltre 11,8 milioni di passeggeri trasportati. Segue, molto staccata, Alitalia con 6,5 milioni di passeggeri e easyJet con 3,5 milioni di passeggeri.
Ma tra le compagnie c’è grande attesa per il debutto di Ita, che scalda i motori dopo l’accordo con la Ue e il ritocco al piano industriale. Il vettore avvierà le proprie operazioni con un numero di dipendenti, assunti per gestire l’attività “Aviation”, pari a 2.750-2.950, che salirà a fine piano (2025) a 5.550-5.700 persone. Numeri che hanno trovato il forte disappunto dei sindacati, che saranno però presto ricevuti dal governo. “La convocazione dei sindacati per Ita ci sarà in collaborazione con gli altri ministri. Il piano e stato giudicato credibile dalla Commissione Ue ed è a crescere, di sviluppo e non di contenimento”, ha spiegato il ministro dei Trasporti e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, che rilancia: “Ita può giocare un ruolo importante e non limitato, abbiamo trattato a lungo per avere un soggetto forte”.
Il comparto aereo, dal canto suo, vede in forte crescita i droni e guarda con favore allo spazio. “La forte competitività nel settore spinge il nostro Paese a farsi riconoscere, anche grazie all’azione sinergica sviluppata con l’Agenzia Spaziale Italiana, in una visione sistemica, un ruolo leader nella politica aerospaziale europea, ampliando collaborazioni internazionali tese a garantire la partecipazione delle nostre aziende nei programmi satellitari in materia di difesa, trasporto, sicurezza e tutela del territorio”, ha confermato il presidente Enac Pierluigi Di Palma.
di Alessandro Banfo