Energia: cos’è H2Med, il corridoio verde tra Francia e penisola iberica

Francia, Spagna e Portogallo hanno delineato le caratteristiche principali del corridoio per l'idrogeno verde H2Med, che collegherà i tre Paesi e che dovrebbe diventare operativo entro il 2030.

In foto Pedro Sanchez AP Photo/Bernat

 Francia, Spagna e Portogallo hanno delineato le caratteristiche principali del corridoio per l’idrogeno verde H2Med, che collegherà i tre Paesi e che dovrebbe diventare operativo entro il 2030. I tre leader si sono riuniti ad Alicante, in Spagna, insieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen dopo l’accordo politico raggiunto lo scorso 20 ottobre a Bruxelles. Il progetto prevede due parti, un collegamento tra Portogallo e Spagna, precisamente tra Celorico e Zamora (248 km), dal costo stimato di 350 milioni di euro, e un altro, tra Barcellona e Marsiglia (455 km), dal costo stimato di 2,5 miliardi. Secondo le previsioni il corridoio potrebbe trasportare il 10% del consumo dell’Ue di idrogeno verde, pari a 2 milioni di tonnellate l’anno. Il progetto vede la partecipazione di alcuni operatori di trasmissione energetica come Enagas, Ren, GRTgaz e Terega. I Paesi hanno deciso di presentare la domanda entro la scadenza del 15 dicembre per dichiarare il progetto di interesse comune per l’Ue in modo da ottenere il finanziamento europeo, che può coprire tra il 30% e il 50% dei costi.

Il corridoio tra Barcellona e Marsiglia trasporterà solo idrogeno verde, e non gas. Madrid ha spiegato infatti che per ottenere il finanziamento europeo l’infrastruttura deve trasportare energia verde.

Il precedente progetto del MidCat prevedeva invece il trasporto di gas, e successivamente il trasporto di idrogeno verde, attraverso i Pirenei, ma è stato bocciato da Parigi perché considerato non sostenibile. Le divergenze tra i tre Paesi sono state risolte in un vertice a Bruxelles tra i leader il 20 ottobre, in cui sono state tracciate le linee essenziali dell’infrastruttura. Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha sottolineato che l’H2Med (il cui nome iniziale Bar-Mar è stato cambiato per volontà dei portoghesi, in quanto faceva menzione esplicita solo al ramo tra Francia e Spagna), raggiungerà i due obiettivi di rafforzare la sicurezza energetica e l’autonomia strategica dell’Ue, e di arrivare alla neutralità climatica. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha sottolineato l’opportunità di questo progetto comune, affermando che “va nella direzione giusta”. “Ha il potenziale per aiutarci a costruire una spina dorsale europea per il trasporto dell’idrogeno”, ha aggiunto, dichiarandosi favorevole al finanziamento da parte dell’Ue. “La penisola iberica”, ha sottolineato, “diventerà uno dei principali hub energetici dell’Unione europea”.

di Lucrezia Clemente

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