MILANO – Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, ha detto di essere favorevole al rigassificatore nel porto di Piombino, a patto però che sia garantita la sicurezza dell’impianto. “La ritengo un’opera importante per superare l’approvvigionamento del gas dalla Russia – ha sottolineato Giani – e una crisi energetica che il nostro Paese sta vivendo ogni giorno in modo drammatico”. Per Giani, tuttavia, “bisogna rispettare le leggi e l’iter procedurale e soprattutto avere la sicurezza assoluta che sia un’opera sicura”.
Giani, che è stato nominato da Draghi commissario per i rigassificatori della Toscana, chiarise che per poter realizzare gli impianti in tempo rapidi “è stata adottata una procedura d’urgenza che, come ha deciso il ministro Cingolani e come prescrive la legge, prevede l’esenzione della valutazione di impatto ambientale. L’iter è stato semplificato ma ci sono delle procedure da seguire e rispettare. Abbiamo interloquito con trenta enti che ci hanno presentato oltre sessanta note – aggiunge Giani – . Il 19 settembre ci sarà la conferenza dei servizi, ascolteremo le varie obiezioni e suggerimenti, leggeremo il parere dei tecnici e poi entro il 29 ottobre decideremo”. Per Giani, inoltre, “quello di Piombino è un rigassificatore d’urgenza. Ho fatto una battaglia, che ho vinto, per farlo rimanere solo tre anni in porto. Poi diventerà offshore come quello di Livorno che si trova a diverse miglia dalla costa. Abbiamo chiesto che i cittadini di Piombino abbiano una diminuzione dal 30 al 50% delle loro bollette energetiche. E ancora lavori di bonifica per 200 milioni di euro, il primo lotto della superstrada che arriverà alla darsena e un piano sulle fonti rinnovabili”. “Se non è sicuro al 100% ilrigassificatore a Piombino non si farà. Parola di Giani”, conclude il presidente della Regione Toscana.
(LaPresse)