Milano – Eni entra per la prima volta nell’Emirato di Sharjah, negli Emirati Arabi Uniti, acquisendo i diritti esplorativi delle aree onshore A, B e C. Il sovrano dell’Emirato di Sharjah, Sultan bin Muhammad Al-Qasimi, e l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, hanno partecipato oggi alla cerimonia di assegnazione a Eni dei diritti di esplorazione delle Aree A, B e C, nell’onshore del paese, come si apprende da una nota della società.
L’accordo è il risultato della prima gara internazionale competitiva per l’assegnazione di aree esplorative nell’Emirato. Lanciato nel 2018 dalla Sharjah National Oil Corporation (Snoc) per esplorare e sviluppare nuove risorse di idrocarburi attraverso nuove alleanze strategiche.
Le concessioni Area A e Area C coprono rispettivamente un’area di 437 e di 1.184 km2. Eni sarà Operatore con una quota del 75% mentre Snoc sarà partner con una quota del 25%. La concessione Area B si estende su una superficie di 264 km2. Snoc sarà Operatore con una quota del 50% e Eni sarà partner con il restante 50%.
“Questi accordi segnano per Eni un altro importante passo verso una crescita organica negli Emirati Arabi. Le assegnazioni di oggi sono un’ulteriore conferma della nostra volontà di radicare la nostra presenza in Medio Oriente creando alleanze strategiche a lungo termine”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi.
La presenza di Eni in Medio Oriente, si precisa nella nota, è cresciuta significativamente nell’ultimo anno con l’inizio delle attività di esplorazione nel Sultanato dell’Oman. E la firma dei principali accordi di concessione offshore con la Abu Dhabi National Oil Company (Adnoc) a Abu Dhabi. In Medio Oriente, Eni è presente anche in Libano e in Iraq.
(AWE/LaPresse)