Ercolano, doppio colpo dei Carabinieri: arrestata pusher insospettabile con 13 chili di hashish. Scoperte anche 27 tartarughe protette

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Operazione dei carabinieri
Operazione dei carabinieri

ERCOLANO – Un volto pulito, nessuna ombra sul casellario giudiziale, una vita apparentemente normale. Era questo il profilo della “dama” dell’hashish di Ercolano, una donna di 46 anni che nella mansarda della sua abitazione nascondeva un tesoro per i narcos: 13 chilogrammi di “fumo”. Un’operazione mirata dei Carabinieri della compagnia di Torre del Greco, volta a smantellare la rete degli spacciatori insospettabili, ha portato alla luce non solo un ingente quantitativo di droga, ma anche un inaspettato traffico di animali protetti. Il bilancio finale del blitz, scattato all’alba di oggi, 17 dicembre 2025, è di un arresto, due denunce per droga e altre due per reati ambientali.

L’indagine, condotta con discrezione dai militari della sezione operativa, si è concentrata su una palazzina di via Acampora. I sospetti si sono addensati su una 46enne del posto, una figura al di sopra di ogni sospetto, la classica vicina di casa che nessuno assocerebbe mai al mondo dello spaccio. Ma l’intuito degli investigatori si è rivelato corretto. Una volta entrati nell’appartamento, i Carabinieri hanno passato al setaccio ogni angolo, fino ad arrivare al sottotetto. Lì, nascosto in un sacco anonimo all’interno della mansarda, hanno trovato il carico: 128 panetti di hashish, per un peso complessivo di 13 chili. La droga, pronta per essere suddivisa in dosi e inondare le piazze di spaccio dell’area vesuviana, avrebbe fruttato decine di migliaia di euro. Per la donna, colta in flagranza di reato, sono scattate immediatamente le manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’operazione, però, non si è fermata al suo appartamento. Convinti che la 46enne non agisse da sola, i militari hanno esteso le perquisizioni alle abitazioni vicine, seguendo una traccia che li ha condotti a un 34enne originario del quartiere Ponticelli di Napoli. Nella sua casa, i Carabinieri hanno rinvenuto elementi che lo collegano direttamente all’attività di spaccio: un bilancino di precisione, strumento indispensabile per pesare le dosi, e ben 13mila euro in contanti, somma ritenuta provento dell’attività illecita. L’uomo è stato denunciato a piede libero e la sua posizione è ora al vaglio degli inquirenti, che cercano di ricostruire l’intera filiera del narcotraffico.

Ma il vero colpo di scena è arrivato durante i controlli nelle aree comuni e nelle pertinenze degli edifici. Nella corte di un altro appartamento, l’attenzione dei militari è stata catturata da un insolito andirivieni: decine di tartarughe si muovevano liberamente. Comprendendo di trovarsi di fronte a un potenziale reato ambientale, è stato richiesto l’intervento specialistico dei Carabinieri Forestali del Nucleo Parco. I forestali hanno censito e sequestrato un totale di 27 esemplari di testuggini. L’analisi ha confermato i sospetti: si trattava di 26 esemplari di *Testudo Hermanni* e un esemplare di *Testudo Graeca*, specie particolarmente protette dalla Convenzione di Washington (CITES) e la cui detenzione è soggetta a rigide normative. I proprietari dell’appartamento, una coppia di coniugi, non sono stati in grado di fornire la documentazione necessaria a giustificarne il possesso e sono stati entrambi denunciati per detenzione illegale di specie protetta. Le tartarughe sono state affidate a un centro di recupero autorizzato, mentre le indagini proseguono per accertare se gli animali fossero destinati al mercato nero.

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