SANA’A (Yemen) – Esplosione in un deposito di armi: 3 morti e 18 feriti. Un’esplosione in un deposito di armi nella provincia meridionale yemenita Abyan ha ucciso tre persone e ne ha ferite 18. La causa dell’esplosione nel deposito, situato in un mercato popolare nella città di Lawdar, non è stata al momento resa nota. La città è controllata dalle forze fedeli al governo yemenita riconosciuto a livello internazionale. Molti dei feriti hanno lesioni critiche, hanno detto i funzionari, aggiungendo che temono che il bilancio delle vittime possa salire ulteriormente.
La responsabilità dell’esplosione non è stata a ora rivendicata. Il deposito era utilizzato per immagazzinare armi ed esplosivi, entrambi comunemente venduti al mercato di Lawdar. Lo Yemen è stato travolto da una guerra civile scoppiata nel 2014, quando i ribelli Houthi, sostenuti dall’Iran, hanno conquistato la capitale Sana’a e costretto il governo all’esilio. L’anno successivo, una coalizione a guida saudita è entrata in guerra per combattere gli Houthi e cercare di riportare il governo al potere. Nonostante l’incessante campagna aerea e i combattimenti a terra, la guerra è in una situazione di stallo e ha generato una delle peggiori crisi umanitarie del mondo. Nel corso degli anni di conflitto, il Paese più povero del mondo arabo si è anche arricchito di armi leggere contrabbandate in porti poco controllati. A maggio, almeno cinque civili sono stati uccisi e 20 feriti dopo che un uomo ha lanciato una bomba a mano in un affollato mercato del pesce nella città portuale meridionale di Aden.
(LaPresse/AP)