SESSA AURUNCA – Quindicimila euro e poteva “stare tranquillo”. E’ quanto emerso dall’incessante attività investigativa dei Carabinieri dell’Aliquota Operativa del Norm della Compagnia di Sessa Aurunca, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli.
Le operazioni, iniziate nell’ottobre 2021, hanno portato ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica, Direzione Distrettuale Antimafia – di un uomo gravemente indiziato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Si tratta di Giuseppe Andreoli, originario della frazione Lauro.
Il provvedimento cautelare costituisce l’epilogo di una complessa ed intensa attività portata avanti nei mesi dai militari dell’Arma, corroborata anche da intercettazioni telefoniche, telematiche e videoriprese. Le investigazioni hanno consentito ai carabinieri di documentare come l’uomo – classe 1970 – minacciasse di morte la vittima ultra sessantacinquenne con telefonate e messaggi whatsApp. Fra le intimidazioni, secondo gli inquirenti, anche quella di voler danneggiare l’abitazione della vittima e di voler uccidere i suoi cani. Andreoli avrebbe collocato anche bottiglie incendiarie, del tipo “molotov”, nei pressi della dimora della vittima.
Tutte iniziative volte a costringere l’uomo a consegnargli la somma di 15mila euro per “stare tranquillo”.
I carabinieri, inoltre, all’atto della cattura hanno proceduto alla perquisizione personale e domiciliare del 52enne rinvenendo nella sua disponibilità oltre un chilo di marijuana. L’uomo è stato arrestato contestualmente, dunque, anche per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e deferito, in stato di libertà, per indebita percezione del reddito di cittadinanza. Andreoli è ritenuto vicino al clan dei “Muzzoni” ed è difeso dall’avvocato Fabio Scala. L’uomo è stato accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere a disposizione della competente autorità giudiziaria. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.
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