CASAL DI PRINCIPE – Arrestati Biagio Diana, 59 anni, e Augusto De Luca, 61 anni. Ad ammanettarli e portarli nel carcere ‘Francesco Uccella’ di Santa Maria Capua Vetere sono stati gli agenti della Squadra mobile di Caserta. I due, rispettivamente di Casal di Principe e di San Cipriano d’Aversa, sono stati condotti in prigione a seguito della sentenza della Cassazione che ha confermato la loro condanna per estorsione, con l’aggravante mafiosa, a 7 anni di reclusione ciascuno.
Stando all’inchiesta che ha portato al verdetto di colpevolezza, Diana e De Luca erano gli esecutori materiali delle estorsioni ordinate dai boss Antonio Iovine, alias ‘o Ninno (collaboratore di giustizia dal 2014), e Michele Zagaria, leader della cosca di Casapesenna. Le estorsioni erano ai danni degli imprenditori del polo calzaturiero situato tra Teverola e Carinaro. I capi del clan avrebbero costretto gli imprenditori a versare prima 250.000 euro e poi 160.000 euro.
A spiegare alla Dda come venivano recuperati i presunti ratei estorsivi è stato lo stesso Iovine: “I soldi – ha dichiarato – venivano raccolti presso i rappresentanti delle singole aziende insediate nel polo calzaturiero da alcune persone che si sono succedute nella carica di presidente”.
Il boss sanciprianese ha riferito di aver incontrato due persone che avevano ricoperto tale carica, stabilendo di ridurre l’ammontare della tangente da 250.000 a 160.000 euro. Nelle ultime ore, i poliziotti hanno dato il via ad altre attività di ricerca di soggetti destinatari di ordini di cattura, individuando due persone, di 40 e 56 anni, entrambe di origine rumena, condannate per due distinte vicende.
Il primo, un 40enne, era destinatario di un ordine di cattura perché condannato nel Paese d’origine a 5 anni per prostituzione minorile, ed è stato rintracciato a Mondragone. Il secondo, un 56enne che in Romania svolgeva la professione di avvocato, è stato arrestato a San Nicola la Strada, perché condannato a oltre 4 anni di reclusione per estorsione in ambito economico-finanziario. Entrambi sono stati associati alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
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