NAPOLI – A dieci giorni dalla presentazione delle liste per le Amministrative, ogni schema partitico sembra essere saltato tant’è che nella stessa squadra sarà possibile trovare insieme berlusconiani e renziani così come grillini e seguaci di De Magistris. Anche le alleanze non seguono lo stesso schema a Napoli, Caserta, Benevento e Salerno. Per vincere le elezioni servono voti e se per ottenerne bisogna aprire le porte a chi, fino a qualche settimana fa giocava nel campo avversario, ben venga questa soluzione. A pensarla così senza farne mistero è il vicepresidente della Camera nonché coordinatore nazionale di Italia Viva Ettore Rosato.
Quali le priorità dopo la pausa estiva?
Covid, scuola, lavoro. Abbiamo bisogno di superare l’emergenza sanitaria e questo si fa continuando la campagna vaccinale e utilizzando strumenti come il greenpass per prevenire e arginare la diffusione del Covid. A questo si aggiunge l’esigenza di non tornare più alla didattica a distanza perché i danni che questa ha procurato ai nostri ragazzi sono stati certificati anche dagli invalsi. Abbiamo bisogno di riprendere il rapporto diretto con gli insegnanti e dare spazio a quella socialità che solo la scuola può garantire. In più c’è l’emergenza lavoro ed economica. I dati sono buoni, la nostra economia cresce più di tutte le altre europee, ma partiamo da un ritardo più grande che va recuperato e su questo il saggio utilizzo delle risorse europee è essenziale. Da qui al 2026 dobbiamo spendere ogni giorno 100 milioni di euro per rispettare i piani che abbiamo definito e consegnato in Europa. In un governo di questo tipo, dove ci sono praticamente tutti, è normale che ci sia un continuo confronto dialettico, ma sono convinto che la leadership di Draghi si eserciti anche nella sua capacità di ricostruire una sintesi.
Poche settimane alle Amministrative e la posizione di Iv è diversa a seconda delle province campane che andranno al voto, non ovunque siete alleati del Pd come a Napoli dove sosterrete Manfredi: in base a cosa avete stabilito le alleanze a Caserta, Salerno e Benevento?
Ci mancherebbe altro, non abbiamo nessun legame prestabilito con il Pd e facciamo le alleanze che ci convincono. A Salerno, Caserta e Benevento la nostra è una scelta di continuità rispetto alle amministrazioni precedenti.
Il prossimo 3 settembre si presenteranno le liste. A Napoli con voi ci saranno anche ex berlusconiani. Che succede?
Andiamo a caccia di voti, perché per vincere le elezioni bisogna raccogliere consensi e noi lavoriamo per raccogliere anche quelli degli elettori delusi dal centrodestra, così come vogliamo raccogliere quelli dei delusi da de Magistris che ha provocato un disastro di dimensioni galattiche per la città.
Molti vedono in questa linea di condotta e nella sua cena di qualche mese fa con l’eurodeputato di Fi Aldo Patriciello che, accolto in pompa magna a favore di fotografi, subito dopo ha incontrato anche Renzi, un primo passo verso la creazione del Partito della nazione di cui si parlava tempo fa: è così?
Noi siamo concentrati oggi a dare le migliori soluzioni alle città che andranno al voto. Le alleanze per le Politiche del 2023 le costruiremo quando andremo in campagna elettorale. Gli italiani si aspettano che la politica dia risposte alle emergenze di cui siamo circondati.
Il rapporto di Iv con il M5S diventa sempre più conflittuale, lei è stato molto critico nei confronti di Conte, eppure in alcune città sarete alleati. A questo si aggiunge che in Campania si vocifera di un probabile ingresso in giunta regionale di un grillino. Crede che De Luca cederà?
De Luca è sempre stato molto chiaro in merito al rapporto con i 5 Stelle. Io non sono riuscito a vedere grandi cambiamenti nel Movimento e non credo che De Luca possa cambiare idea facilmente, poi vedremo nei prossimi mesi cosa accadrà.
In che modo pensa Iv possa crescere ulteriormente sia su scala nazionale che in Campania e a Napoli dove alle scorse Regionali avete ottenuto circa il 7% dei consensi?
Lavoriamo alle Amministrative, a novembre ci sarà la Leopolda che è il nostro appuntamento annuale e quella sarà l’occasione per disegnare nuove prospettive per i prossimi anni. Noi ci assumiamo sempre la responsabilità di fare cose scomode, la più scomoda ultimamente è stata sostituire un governo inadeguato con un governo che è tra i più autorevoli al mondo. Fare la voce grossa e prendere decisioni non semplici, ma credo che gli italiani e i campani apprezzino la differenza tra avere Conte o avere Draghi presidente del Consiglio, Bonafede o la Cartabia.
Come finirà con il ddl Zan?
E’ un argomento che verrà utilizzato dal Pd per tutta la campagna elettorale, ma passata questa arriveremo all’accordo auspicato mettendo insieme tutti i partiti che su questi temi vogliono fare un passo avanti.