ROMA – Luigi Di Maio precisa le parole di Paolo Savona, poi dice di essere in accordo con lui, stamattina a Omnibus. “Oggi le posso dire – ha detto il vicepremier ad una specifica domanda – che non ci sto pensando e il governo non sta lavorando a questo. Non possiamo immaginarlo nemmeno per un attimo. Il governo non vuole uscire dall’Euro”. Poi però ha lasciato cadere un sibillino: “Se poi gli altri cercheranno di cacciarci non lo so. Ma questo non è nostra volontà, né metteremo gli altri nelle condizioni di farlo”. Che è qualcosa di compatibile con quanto detto dal ministro per gli affari europei. “Noi – ha detto – andiamo ai tavoli europei ad assolvere il mandato elettorale, a far rispettare Italia a quei tavoli”. “Francia e Germania – ha argomentato Di Maio – hanno violato il tetto del 3% sul deficit. Perché non può farlo anche l’Italia?”.
La Bce e Savona
“Se siamo nell’Unione Monetaria la Bce deve fare realmente come una banca europea, cambiando lo statuto in modo da atteggiarsi veramente da banca centrale”. Lo ha sostenuto il vice premier rispondendo ad una domanda su quanto affermato ieri dal ministro Paolo Savona. “Gli abbiamo detto più volte che siamo totalmente d’accordo per contrattare alcune condizioni europee e di farlo il prima possibile. Primo obiettivo è migliorare la qualità della vita degli italiani. E questo passa anche nel ricontrattare con l’Ue e a livello di politica monetaria con la Bce”. “Savona vuole incontrare Draghi? Se non ci va lui chi ci deve andare?”.
Migranti
Sull’immigrazione, Di Maio ha detto: “Non vorrei un altro titolo contro ministro dell’interno. Non è immaginabile che noi chiudiamo i porti ad una nave italiana, ma condivido tutte le perpelssità di quanto accade nel Mediterraneo”. Ha spiegato che i porti sono chiusi “per le Ong che non rispettano le regole”. Secondo Di Maio bisogna seguire “un ragionamento logico: prima viene la guardia libica e poi interveniamo noi con la missione europea, ma visto che è europea i migranti vanno portati in tutti i porti europei”.
Il vertice Salvini-Seehofer
“A quei tavoli non si fa niente se l’Italia mette il veto. Se altri paesi vogliono ottenere qualcosa devono dare qualcosa all’Italia”, ha detto Di Maio, alla domanda se sarà dura per Matteo Salvini convincere il ministro dell’interno tedesco Horst Seehofer. “Troveranno un muro di cemento armato se vogliono continuare questa politica. E lo stesso succederà per le politiche economiche a settembre. Le affronteremo con lo stesso atteggiamento”. Ma sui migranti intanto bisogna dar seguito al principio chi sbarca in Italia sbarca in Europa, “modificando il regolamento di Dublino”.
La chiosa
La conclusione è assai fiduciosa. “Intorno all’Italia i governi si stanno sgretolando, si sfaldano, noi continuiamo a salire nel consenso, siamo il governo più forte dell’Ue”.