Euro U21, l’Italia va ko con la Polonia: 0-1, qualificazione si complica

Foto Massimo Paolone / LaPresse

MILANO – I complimenti e gli elogi successivi al successo all’esordio con la Spagna sfumano in una serata afosa di Bologna. Gli azzurrini cadono contro la Polonia e compromettono il passaggio del turno all’Europeo Under 21. La girata di Bielik sul finire di un primo tempo in cui la squadra di Di Biagio ha creato di tutto e di più complica i sogni di gloria dell’Italia, che si disunisce nella ripresa e non riesce a venire a capo dell’ermetica retroguardia allestista dal ct Michniewicz, che festeggia la seconda vittoria di fila dopo lo scalpo sul Belgio (battuto dalla Spagna e già eliminato) e può ambire legittimamente a un posto in semifinale.

Per Mandragora e compagni il percorso si complica e non poco

Nell’ultima sfida, sabato, sarà imprescindibile battere la selezione belga. Poi toccherà fare i calcoli, inevitabilmente, con la speranza che sorridano agli azzurri. Rispetto al match vittorioso con la Spagna Di Biagio cambia diversi elementi, soprattutto in attacco. Cutrone e Orsolini, subentrati nella ripresa, prendono il posto di Zaniolo e Kean. Novità anche in difesa, dove Adjapong rileva Calabresi e Bastoni Bonifazi, al centro della difesa.

L’unico reparto risparmiato dal turnover è il centrocampo

Mandragora, Barella e Pellegrini vengono confermati in blocco. L’Italia prova a fare la partita ma la Polonia fin da subito si rivela avversario ostico e rognoso. Pellegrini al 21′ non inquadra la porta, poco dopo Adjapong sfonda a destra e il suo cross sul lato opposto viene raccolto da Chiesa, murato provvidenzialmente da Grabara.

Alla mezzora palla gol anche per Mandragora, che sbaglia clamorosamente un rigore in movimento sul cross all’indietro del solito scatenato Chiesa, ancora una volta il più ispirato. Alla fiera delle occasioni da gol sbagliate partecipa anche Mancini, che sugli sviluppi di un calcio d’angolo incorna sull’esterno della rete. Proprio nel momento in cui l’Italia sembra poter sfondare, arriva la doccia fredda per gli azzurrini. Un calcio di punizione innocuo finisce con il favorire Bielik, che in girata si coordina bene e sorprende Meret, che sfiora ma non riesce a evitare il gol.

La reazione dell’Under 21 è veemente: tentativo di Chiesa (alto) e soprattutto magia di Orsolini che riceve da destra, si accentra e scarica in rete. Il ‘Dall’Ara’ esplode per il suo pupillo, ma l’arbitro smorza ogni entusiasmo annullando il gol del pari con l’intervento del Var per fuorigioco di partenza dello stesso Orsolini. Nella ripresa Di Biagio butta subito nella mischia Kean proprio al posto di Orsolini. Ma la sostanza non cambia.

L’Italia fa incetta di occasioni ma non riesce a trovare il guizzo decisivo

Chiesa con un bolide al volo su lancio illuminante di Mandragora esalta i riflessi del sempre attento Grabara. Poi sono Dimarco e Tonali, subentrato allo stesso Mandragora, a provarci senza fortuna da fuori. La Polonia si fa notare in contropiede e spaventa Meret con Kownacki, ma con il passare dei minuti gli azzurrini perdono lucidità e si lasciano prendere dal nervosismo e dall’ansia di dover far gol a ogni costo.

A un quarto d’ora dalla fine Pellegrini da fuori pesca il jolly ma centra in pieno il palo, a conferma della serata storta – e sfortunata – sottoporta. Poi tocca anche a Cutrone, che fallisce la zampata due minuti più tardi su cross di Kean. Ultima occasione di una partita che l’Italia si è vista scivolare a poco a poco, minuto dopo minuto. Nella speranza che alla fine dei conti non costi anche la qualificazione in semifinale. (LaPresse)

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