Europa, Gozi: “Italia isolata ed esclusa da principali dossier”

"L'esclusione dell'Italia dal vertice europeo di oggi sui Balcani Occidentali, area vitale dal punto di vista economico e della sicurezza per il nostro Paese, è l'ennesimo disastro in politica estera ?ottenuto dal nostro governo".

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse

ROMA – “L’esclusione dell’Italia dal vertice europeo di oggi sui Balcani Occidentali, area vitale dal punto di vista economico e della sicurezza per il nostro Paese, è l’ennesimo disastro in politica estera ?ottenuto dal nostro governo”. Così Sandro Gozi, candidato di En Marche alle elezioni europee. “Durante i governi Renzi e Gentiloni – continua l’ex sottosegretario con delega agli Affari Ue – lanciammo la strategia della Macroregione Adriatica. Organizzammo a Trieste il Summit europeo sui Balcani Occidentali al quale presero parte i governi di tutti i Paesi della penisola balcanica. I principali leader europei coinvolti nel processo, i rappresentanti della Ue e delle istituzioni finanziarie. L’Italia, in quel preciso momento storico, era al centro di tutte le più importanti questioni geopolitiche che riguardavano il continente europeo. Dunque continuava il dialogo strategico con i nostri partner Francia e Germania, rilanciato grazie al governo Renzi”.

Il problema

“Oggi invece, a causa delle improvvisazioni del governo giallo-verde, privo di politica estera, senza strategia, con iniziative confuse e spesso unilaterali – dal Venezuela alla Libia, passando per l’accordo con la Cina sulla via della Seta e l’annuncio del ritiro dei nostri soldati dall’Afghanistan, fino alla crisi diplomatica con la Francia – il nostro Paese è sempre più isolato. Escluso dai principali dossier e in minoranza sui tavoli più importanti. E il bluff dell’alleanza con i paesi del blocco di Visegrad dopo le prossime elezioni europee, unito al continuo flirt dei leader dei due partiti di maggioranza con i movimenti nazionalisti e i peggiori estremisti di tutta Europa – da ultimo Salvini con Vox in Spagna – serviranno soltanto a minare definitivamente la già poca credibilità internazionale rimasta all’Italia”, conclude Gozi.

LaPresse

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