ROMA – Dall’incubo all’estasi. Sul punto di crollare e gettarsi via come spesso le accade in questa stagione eppure artefice di una vittoria costruita con il cuore, il coraggio e la tenacia che tiene illuminate le luci per approdare alle semifinali di Europa League.
La Roma quando sente profumo di Europa non sbaglia. Incerottata e in difficoltà, regge l’urto dei giovani lancieri dell’Ajax e nonostante la lunga serie di infortunati, il ko del suo uomo migliore, Spinazzola, dopo una ventina di minuti e una serie di amnesie raggelanti, esce da Amsterdam con un 2-1 quantomai prezioso che spezza l’imbattibilità degli olandesi che durava da tutto il 2021.
Alla rete di Klaasen generata al 39′ da un errore difensivo di Diawara in compropietrà con Mancini, ha risposto Pellegrini nella ripresa al 57′ su punizione nel momento più critico del match dopo che Pau Lopez, nonostante le sue incertezze, era riuscito a neutralizzare un penalty di Tadic al 55′ che avrebbe di fatto cambiato il destino del match. Quella parata è stata la chiave del match.
Nel ricompattarsi la Roma è stata in grado di cambiare passo e raggiunto il pareggio ha trovato lo spunto per la rete del successo con Ibanez con una tiro potente da centro area sfruttando una corta respinta. Sfiorato il baratro la squadra di Fonseca ha dunque trovato la forza di reagire, scrollarsi di dosso paure e incertezze e conquistare un successo che la mette in condizioni di vantaggio tra una settimana nella sfida di ritorno all’Olimpico.
Una vittoria che è anche una risposta del gruppo (con uno Dzeko brillante) dopo una settimana piena di attriti e di voci incontrollate. Fonseca, che non può contare su Smalling, Kumbulla, Mkhitaryan, El Shaarawy, oltre allo squalificato Karsdorp, sceglie Diawara a centrocampo e Dzeko in attacco (e non Mayoral) con Veretout che torna titolare ad un mese dall’infortunio. Fuori Villar. Nell’Olanda in porta va Scherpen protetto dal quartetto formato dal giovanissimo Rensch e Tagliafico ai lati e Timber e Martinez in mezzo.
In mediana giocano Klaassen, Gravenberch e Alvarez. In avanti il tridente composto da Antony e Neres larghi e Tadic prima punta. La Roma, che si costruisce subito una occasione al primo minuto con Pellegrini arrivato in leggero ritardo su passaggio in mezzo di Dzeko, cerca di tenere la linea abbastanza alta per arginare gli inserimenti degli olandesi che provano con un paio di conclusioni dal limite ad aggirare il centrocampo giallorosso.
La Roma tiene con ordine il campo mentre i ‘lancieri’ provano a gestire la palla e a ripartire velocemente attraverso le accelerazioni degli attaccanti esterni. La squadra di Fonseca non si limita ad arginare provando a pungere con le incursioni di Spinazzola e la buona mobilità di Dzeko volenteroso e tenace. E in due minuti si crea un paio di occasioni prima con il bosniaco di testa e poi con Cristante con un tiro improvviso dalla distanza con Scherpen, nazionale dell’Under 21 che si oppone in tuffo mandando la palla sul fondo.
Il match si accende ad intermittenza, scorre via senza troppi sussulti ma improvvisamente per la Roma si mette in salita per l’infortunio al 24′ subito da Spinazzola che si accascia a terra a causa di un problema muscolare. La spina nel fianco dell’Ajax, quella più temuta dalla squadra di ten Hag, tenta di restare in campo ma il guai all’adduttore appare serio. Il laterale non riesce a correre ed è costretto a farsi sostituire da Calafiori.
La squadra subisce così una inevitabile flessione, si fa meno aggressiva e intraprendente mentre l’Ajax acquista maggiore fiducia non sentendosi più minacciata sulla corsia esterna. E al primo errore della difesa giallorossa fa centro: Diawara sbaglia un retropassaggio, Mancini arretra invece di andare incontro a Klaassen che serve prima Tadic e poi gli restituisce il pallone facendo centro senza problemi.
Ancora una volta una palla giocata male e una sbagliata lettura della situazione finisce per punire la squadra di Fonseca che fatica adesso a riorganizzarsi rischiando subito anche di subire la seconda rete (Pau Lopez provvidenziale). Un buon Dzeko non può bastare, nella ripresa serve più incisività, soprattutto da parte di Pedro, tra i più in ombra e Fonseca è chiamato a dare una scossa alla squadra che appare in confusione, incapace di dominare la gestione nervosa.
Pau Lopez per due volte commette errori di rilancio non sfruttati al meglio dall’Ajax, poi Ibanez si rende artefice dina una ingenuità abbattendo in area Tadic. Penalty indiscutibile ma il portiere giallorosso si riscatta parando il rigore del centrocampista serbo che calcia forte ma centrale. Dal possibile doppio svantaggio la Roma si ritrova due minuti dopo in parità sfruttando un errore del giovane portiere olandese che non trattiene un calcio di punizione non irresistibile di Pellegrini al 57.
La squadra giallorossa cambia atteggiamento, sembra essersi liberata delle proprie paure e per due volte rischia la seconda segnatura con Dzeko. L’Ajax prova a reagire, inserisce il colosso Brobbey al posto di Neres e alza il suo baricentro: la Roma soffre, Pau Lopez è decisivo in una uscita bassa sul giovane centravanti imbucata di Tadic.
La Roma regge, tiene botta (dentro Mayoral per Dzeko e Villar per Veretout) e si fa pericolosa in altre due occasioni e sul finire del match trova la via della vittoria con Ibanez: Klaassen respinge malamente il pallone sul petto del giallorosso che tutto solo al centro dell’area controlla e calcia di potenza al volo sotto la traversa. Passato l’incubo ora è solo estasi.(LaPresse)