MILANO – Il poker è servito. Dopo aver rubato la scena con Tottenham e Liverpool in Champions League l’Inghilterra si prende anche la finale di Europa League e fa en plein tra le due competizioni. Nell’ultimo atto a Baku andrà in scena un affascinante derby londinese tra Chelsea e Arsenal. Se i Gunners, già vittoriosi 3-1 nella semifinale d’andata contro il Valencia, hanno avuto vita facile anche al ritorno espugnando 4-2 il Mestalla, i ‘blues’ si sono complicati la vita contro il generoso e spavaldo Eintracht Francoforte. Capace di replicare con Jovic in avvio ripresa al vantaggio di Loftus-Cheek per poi trascinare la sfida a Stamford Bridge – dopo l’1-1 dell’andata – ai calci di rigore. La lotteria dagli undici metri ha però sorriso a Sarri. Che può festeggiare l’accesso in finale grazie al penalty decisivo trasformato da Hazard, uomo simbolo dei londinesi.
Tra le due inglesi è stato decisamente più semplice il compito dell’Arsenal. Aubameyang con un pregevole tocco d’esterno destro dopo poco più di un quarto d’ora ha tolto le castagne dal fuoco a Emery. Dato che gli ospiti erano subito andati sotto – complice un avvio horror – sul tocco da due passi di Gameiro. Bravo a finalizzare un contropiede magistrale degli spagnoli. L’1-1 dell’ex attaccante del Borussia Dortmund ha però spezzato le ali al Valencia, e la rete in avvio ripresa di Lacazette ha messo definitivamente la parola fine al discorso qualificazione. Sotto di un gol e con quattro da segnarne per strappare il pass per Baku l’undici di Marcelino ha alzato bandiera bianca. Trovando comunque la forza di pareggiare – ancora con Gameiro – prima di soccombere definitivamente sotto i colpi di uno scatenato Aubameyang, mattatore al ‘Mestalla’ con una tripletta nel 4-2 finale che manda i londinesi in finale.
Decisamente più complicato il passaggio del turno del Chelsea. Loftus-Cheek spezza l’equilibrio subito prima della mezz’ora con un diagonale chirurgico soprattutto per merito dell’illuminante assist di Hazard. L’Eintracht non soccombe e in avvio ripresa pareggia i conti con Jovic. Che sfrutta a dovere l’amnesia difensiva di David Luiz battendo senza problemi Kepa solo davanti al portiere sull’invito di Gacinovic. Entrambe le squadre sfiorano il gol vittoria – e qualificazione – in particolar modo i blues nel finale.
La sfida dopo l’1-1 dell’andata si prolunga ai supplementari. Che riservano emozioni da una parte e dall’altra. Azplicueta spara alto sopra la traversa, sul fronte opposto Haller, tra i più freschi, supera Kepa ma non David Luiz, che salva sulla linea facendosi perdonare l’errore sul gol. Poco dopo è Zappacosta, a portiere battuto, a negare la gioia del gol ad Haller, ancora insidioso di testa. Nel secondo tempo supplementare è la squadra di Sarri ad andare più vicina al gol. Tra un bolide di Zappacosta respinto da Trapp e un gol annullato ad Azpilicueta per un fallo sullo stesso portiere tedesco. Il risultato però non cambia più e l’inevitabile coda dal dischetto premia i padroni di casa. E’ Hazard, forse alla sua ultima apparizione a Stamford Bridge, a spedire il Chelsea in finale segnando il penalty decisivo dopo l’errore di Paciencia.
Alberto Zanello (LaPresse)