Europee, addio al listone Pd + Europa: Zingaretti cerca il partito largo

"Il fronte unitario delle forze europeiste non ci sarà. È un grave errore. Peccato", il commento di Calenda

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Nicola Zingaretti

ROMA – Non è una fine, non è un inizio: ma si cammina divisi, per poi, eventualmente, combattere uniti. E’ racchiuso in questo concetto l’incontro che il neo segretario del partito democratico, Nicola Zingaretti ha avuto con Benedetto Della Vedova di +Europa.

Naufraga il progetto di Calenda: niente listone unico alle Europee

Alle Europee nessun listone di centrosinistra, dunque. In caso si gettano le basi per una possibile unione alle prossime politiche. Un faccia a faccia durato poco più di un’ora. Il governatore del Lazio cede l’onore di prendere per primo la parola a Della Vedova che sottolinea di “aver convenuto” che i due partiti si presentino divisi ricordando l’adesione del Movimento alla famiglia europea dell’Alde.

Nessuna rottura tra Calenda e Zingaretti

Entrambi però tengono a sottolineare che non si tratta di rottura. Siamo europei, dicono, contro chi l’Europa la vuole distruggere. Se battaglia ci sarà, si intende, verrà fatta in forma distinta “ma non da avversari” ma soprattutto “in questo contesto ci riconosciamo nel manifesto promosso da Carlo Calenda”.

Ma l’ex ministro per lo Sviluppo Economico non ci sta a farsi tirare in ballo all’interno di un matrimonio naufragato prima di nascere e, a breve giro, ribatte: “+Europa ha definitivamente chiuso all’ipotesi di fare una lista unitaria anche dopo l’offerta del Pd di piena e paritetica visibilità dei loghi sotto un ombrello comune. Il fronte unitario delle forze europeiste non ci sarà. È un grave errore. Peccato”.

La proposta di Zingaretti

Ma Zingaretti non pare sfiduciato anche se ora la sua strada è praticamente segnata, tanto che annuncia: “All’assemblea di domenica proporrò di promuovere una lista Pd il più possibile allargata”. Chi ci sarà all’interno è ancora tutto da scoprire: Zingaretti è all’inizio e la tela da tessere anche.

(LaPresse/di Denise Faticante)

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