Europee, il futuro dei partiti lo decidono i cittadini. Dopo la campagna elettorale dai toni aspri l’election day stabilirà vincitori e vinti. I risultati ridisegneranno o confermeranno l’attuale geografia politica.
Le ambizioni
Non c’è partito che non abbia, nelle ultime settimane, deciso di giocarsi il tutto per tutto per ottenere il risultato sperato. La Lega punta ad essere primo partito in Italia e in Europa, il M5S spera di resistere all’onda d’urto degli alleati di governo, il Pd spera nel sorpasso ai pentastellati. Grandi speranze anche per Fdi che punta, innanzitutto, a superare la soglia di sbarramento al 4% e per Forza Italia che confida sul suo leader per arrivare a percentuali a due cifre.
La Lega
Il vicepremier Matteo Salvini ha personalizzato le Europee rendendole una sorta di voto su se stesso, non a caso è capolista in tutte le circoscrizioni. Un bene o un’ipoteca sul proprio futuro e su quello della Lega? Al momento tre le certezze: Salvini confida negli italiani e in Dio per sbancare e portare il carroccio ad essere primo partito in Italia e in Europa; il sottosegretario Giancarlo Giorgetti ridimensiona le aspettative e dice: “30%impossibile, offro champagne a tutti”; il risultato del voto inciderà sui rapporti di forza interni al governo gialloverde e ne sancirà il prosieguo o la fine.
Il M5S
Luigi Di Maio, vicepremier, sa che le Europee chiariranno se il Movimento è ancora primo partito o se l’anno di governo con la Lega lo ha indebolito in fatto di consenso. Il risultato elettorale rappresenterà una sorta di ‘bollettino medico’ del partito. Subito dopo si dovrà decidere se staccare la spina o ricucire lo strappo profondo consumatosi con la Lega in campagna elettorale.
Il Pd
I democrat sperano che le Europee confermino la ripresa segnata con l’elezione di Nicola Zingaretti a segretario nazionale. Se il Pd riuscirà a sorpassare in consenso il M5S i dem potranno ritenersi soddisfatti e dirsi finalmente fuori dal tunnel in cui erano piombati con le politiche dell’anno scorso.
Fratelli d’Italia
Il partito di Giorgia Meloni può essere la rivelazione, superando il 4% Fdi entrerebbe per la prima volta all’interno del Parlamento europeo. Arrivando a percentuali più alte la Meloni e i suoi, che puntano a prendere più voti di Fi, potrebbero chiedere formalmente a Salvini di mettere un punto all’alleanza con i 5 Stelle e dar vita ad un governo di centrodestra composto solo da Lega e Fdi.
Forza Italia
Il cavaliere Silvio Berlusconi con le Europee si gioca tutto. La propria sopravvivenza politica e quella del partito. Anche per lui resta il sogno di tornare alla guida del Paese con i vecchi amici della Lega, ma per poterlo fare serve ottenere percentuali di voto rilevanti. Al di sotto del 10% per Fi sarebbe una sconfitta senza precedenti.