Europee, De Luca può calare gli assi. La Lega a caccia del doppio seggio

Schlein rischia il crollo e può scendere a patti, incertezza per i candidati. Azione in campo con Ferrandino e può puntare anche ai voti di +Europa

NAPOLI – È tempo di riflessioni all’interno dei partiti in vista delle elezioni europee. I grandi elettori cominciano a scoprire le carte in attesa della scelta dei leader nazionali, è l’ora della conta interna per schierare le carte migliori alla consultazione di giugno. Nel Partito democratico, manco a dirlo, la partita si gioca intorno alla figura del governatore Vincenzo de Luca. I nomi che dovrebbero beneficiare del suo appoggio sono quelli dell’ex parlamentare Lello Topo e dell’attuale assessore all’Agricoltura Nicola Caputo. Decisiva, però, sarà la prossima mossa di Elly Schlein sulla questione del terzo mandato. Qualora dal Pd non arrivasse alcuna spinta per il De Luca ter, il presidente della regione Campania potrebbe non spendersi troppo per i dem e per Schlein il rischio di un risultato al limite del 10% diventerebbe altissimo. Scenario, questo, che potrebbe far crescere le quotazioni dei partiti moderati a cominciare da Azione che schiererà certamente Giosi Ferrandino, europarlamentare uscente, e forse Luigi Bosco dal casertano. In caso di via libera del Nazareno al terzo mandato, De Luca potrebbe dedicare al Pd tutte le sue attenzioni e schierare anche un terzo nome forte a sorpresa. In Azione, come detto, tutte le correnti proveranno a dare una mano per arrivare al 4%. Oltre a Ferrandino e a Bosco ci sarà un nome indicato da Mara Carfagna, che potrebbe essere quello del fedelissimo Gigi Casciello, in attesa di una decisione di Carlo Calenda che potrebbe schierare nella circoscrizione Sud anche un nome di livello nazionale. Nel centrodestra, invece, i problemi sono tutti per Forza Italia. La Lega, infatti, schiererà il deputato europeo uscente Aldo Patriciello, che farà sostanzialmente corsa su se stesso, mentre il resto del partito spingerà sul nome di Valentino Grant, con l’obiettivo di conquistare due seggi in Campania. Missione quasi impossibile, questa, per il partito di Antonio Tajani. Fulvio Martusciello, coordinatore regionale, senza Patriciello in lista, ha blindato la sua riconferma, mentre le chance per la new entry Sonia Palmeri sono ridotte quasi al lumicino. E bisognerà vedere se un seggio gli azzurri lo strapperanno. Problemi opposti, invece per il partito di Giorgia Meloni che conquisterà tanti seggi e ha davvero spazio per tutti. Il nodo, in casa Fratelli d’Italia, è quello del equilibrio tra le correnti rimesso in discussione dall’esito dei congressi locali che si sono tenuti nelle ultime settimane. Ridottissime, infine, le possibilità di conquistare seggi per Italia Viva, nonostante il tentativo di Matteo Renzi di tenere in piedi il sostegno in Campania e la probabile candidatura dei pochi big rimasti nel partito. Prossime allo zero, inoltre quelle di raggiungere il 4% per la sinistra e per +Europa, che potrebbe, quindi, decidere di fare corsa unica con Azione di Calenda, nonostante le resistenze di Emma Bonino. Sarà della partita, invece, il Movimento 5 Stelle ma con un profilo meno locale del solito. Il partito di Giuseppe Conte si giocherà il tutto per tutto sul nome di Pasquale Tridico, mentre per gli uscenti e per gli altri candidati del territorio sarà dura inserirsi nel lotto dei prossimi europarlamentari. Ma, in caso di aggancio o sorpasso sul Pd, un po’ di spazio in più potrebbe esserci.

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