Europee, Ferrandino si tira indietro

La lista Iv-Azione è troppo “affollata”, l’uscente sarebbe intenzionato a rinunciare

L'europarlamentare Pd Giosi Ferrandino

NAPOLI- La lista di Italia viva-Azione per le Europee rischia di risultare parecchio affollata e alla fine qualche aspirante candidato potrebbe passare la mano. Si parla in particolare dell’uscente Giosi Ferrandino, recentemente confermato sindaco di Casamicciola: la sua ricandidatura a Bruxelles non è più considerata scontata e sarebbe proprio il diretto interessato a metterla in dubbio. Secondo stime realistiche (e condivise dagli stessi esponenti dei partiti centristi) anche con la lista comune sarebbe molto difficile far scattare più di un parlamentare nella circoscrizione Sud per le Europee. Sarebbe necessario un 7-8% che è un traguardo molto incerto. Sulla lista grava soprattutto la possibilità dell’approdo di un altro uscente, l’imprenditore della sanità Aldo Patriciello, molisano ma con forti interessi in Campania. Diversi esponenti della politica (fra questi ci sarebbe il consigliere regionale Giovanni Zannini) si dichiarano infatti certi che per tentare la scalata al quinto mandato Patriciello saluterebbe Forza Italia per accasarsi con Italia viva. I rapporti con i renziani (in particolare con il parlamentare ed ex vicepresidente della Camera Ettore Rosato) sono già ottimi. Stiamo parlando si una candidatura che può contare su diverse decine di migliaia di voti e che verosimilmente chiuderebbe ogni discorso per gli altri aspiranti. La situazione di incertezza in forza Italia dopo la morte di Berlusconi potrebbe facilitare il distacco di Patriciello: al momento non è chiaro chi comandi in un partito che da sempre si identificava con il suo fondatore. Ma anche se il passaggio di Patriciello non dovesse concretizzarsi, la lista resterebbe “affollata”: è in corsa l’assessore regionale Nicola Caputo, l’ex consigliere regionale Luigi Bosco (sponda Azione) ha già fatto affiggere i manifesti e pure l’ex ministro Teresa Bellanova è considerato un nome sicuro. Fino a pochi giorni fa girava anche il nome di un altro ex componente del governo Draghi, Elena Bonetti, che però è attualmente ai ferri corti con i vertici nazionali a causa della nomina di Raffaella Paita a coordinatrice nazionale, annunciata sabato scorso durante i lavori dell’assemblea di Napoli. Resta da vedere se la “rivolta” della Bonetti (vicina a Rosato) frenerà la sua corsa alla candidatura.

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