Europee, i piccoli sperano nel quorum al 3%

Europee, i piccoli sperano nel quorum al 3%
Europee, i piccoli sperano nel quorum al 3%

NAPOLI I partiti minori si preparano alle Europee con l’ostacolo del 4% di voti necessario a entrare nel Parlamento, ma un aiuto potrebbe arrivare dal Governo Meloni. A Roma si lavora infatti all’abbassamento della soglia al 3%, percentuale condivisa da diversi Stati membri dell’Ue. Da destra si vuole infatti favorire il movimento “Noi Moderati”, organizzato da Maurizio Lupi. Lo strumento per introdurre questo quorum (che uniformerebbe la soglia delle Europee a quella prevista dal Rosatellum per le Politiche) è un emendamento da inserire nella prossima Finanziaria. Sotto le insegne  di “Noi Moderati” potrebbe correre l’uscente di Forza Italia Aldo Patriciello, grazie a un accordo con Lorenzo Cesa, suo alleato in Molise. Il partito azzurro difficilmente riuscirà a far eleggere più di un parlamentare e il pallino è nelle mani del coordinatore regionale Fulvio Martusciello, che non intende rinunciare al suo seggio a Strasburgo e quindi taglierà fuori Patriciello. Nel caso che Noi Moderati non riesca a formare liste proprie, esprimerà qualche nome in quella di Fratelli d’Italia e anche in questo caso Patriciello dovrebbe essere della partita: ha un suo pacchetto di voti personale e quindi non dovrebbe chiedere nulla al partito della Meloni. In lotta con il quorum e speranzosi nell’abbassamento sono anche Azione e Italia viva: la rottura fra Carlo Calenda e Matteo Renzi appare ormai insanabile e quindi ognuno dei partiti dovrà superare la soglia con le sue forze. Attualmente, i sondaggi danno Azione al 3,7-3,8% e per questo motivo Calenda sta cercando un accordo con +Europa, che candiderebbe Emma Bonino capolista nella circoscrizione dell’Italia centrale. Per il Sud, sono annunciati fra i campani i nomi dell’uscente Giosi Ferrandino, dell’ex consigliere regionale Luigi Bosco e del già parlamentare di Fi Gigi Casciello. Il primo dovrebbe partire dall’ottimo risultato in termini di voti di 4 anni fa, ma allora era nel Pd e ha potuto contare sull’appoggio del consigliere regionale Mario Casillo e dell’allora deputato Lello Topo, venuto meno con il passaggio nel partito di Calenda. Bosco, da parte sua, conta sul sostegno elettorale del governatore Vincenzo De Luca e del suo fiduciario in provincia di Caserta, il consigliere regionale Giovanni Zannini. Allo stesso appoggio mira l’assessore regionale Nicola Caputo, che correrà con Italia viva per tornare al Parlamento europeo, ma per lui la strada è in salita: è infatti stato già gratificato con l’incarico in giunta regionale.   

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