Europee incubo della Lega, Fi tende la mano ai moderati

Matteo Salvini e il coordinatore campano Grant

NAPOLI – Per la Lega le prossime Europee sono un vero e proprio spauracchio. Il Carroccio il prossimo anno non potrà più nascondersi dietro simboli civici o candidature infilate in altre formazioni. Dovrà metterci volti, idee e simbolo. E inevitabilmente sarà la resa dei conti per quel progetto di partito nazionale che sembrava avere il vento in poppa alle Europee del 2019 e sia è via via dissolto. In Campania il rischio di un flop totale, il ragionamento va esteso chiaramente all’intera circoscrizione Sud, è palese.

Caduta libera

Nelle ultime consultazioni il partito o non c’è stato oppure ha raccolto percentuali lontane anni luce dal 19% ottenuto tra Napoli, Caserta, Salerno, Benevento e Avellino nelle elezioni di 5 anni fa. E Salvini da questo punto di vista sembra aver gettato la spugna e accettato l’idea che sotto il Tevere intorno a lui restano solo coloro che sono stati già eletti e che sperano di tenersi la poltrona.

Poca presenza al Sud

La stagione dei congressi va avanti. Ma ben lontana dal Mezzogiorno: “Dopo lo stop forzato dovuto ai due anni di pandemia il partito di Matteo Salvini procede con le assise da Nord a Sud: nelle ultime settimane, nelle Marche è stata scelta Giorgia Latini, in Veneto Alberto Stefani, in Romagna Jacopo Morrone e in Piemonte Riccardo Molinari. Anche in Lombardia si procede spediti: oggi sono stati celebrati i congressi provinciali di Crema e Sondrio”. Buon lavoro a tutti gli eletti, sono orgoglioso della nostra Lega e dei nostri militanti”, ha fatto sapere Salvini in una nota. In Campania un congresso vero e proprio non c’è mai stato, il coordinatore regionale Valentino Grant, europarlamentare uscente, è stato nominato, e le attività di radicamento non vanno oltre qualche sporadico congresso in provincia di Salerno o in giro per il resto della Regione. Poco, troppo poco.

Il partito nazionale

E il partito nazionale sembra essere totalmente disinteressato a quanto accade. Basta cliccare sul sito per rendersene conto: tra gli appuntamenti dei gazebo leghisti sono in calendario solo eventi tra Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige. L’incubo, in vista delle Europee, è passare, al Sud, da 3 seggi a zero. Anche perché gli ultimi sondaggi nazionali danno il Carroccio in caduta libera all’8,5%, addirittura tre punti sotto una Forza Italia che dopo la morte di Silvio Berlusconi ha avuto uno scatto d’orgoglio e popolarità.

Forza Italia recupera terreno

E in Campania Fulvio Martusciello, che da europarlamentare uscente sogna un posto da leader in Regione, prova a rilanciare. “La crescita costante di Forza Italia, ormai stabilmente in doppia cifra, e il conseguente arretramento di quello che rimane del terzo polo, dimostra che l’unità dei moderati è perseguibile solo sotto la guida di Forza Italia”. Lo dichiara Fulvio Martusciello, capogruppo di Forza Italia al Parlamento europeo. “Dopo il 15 luglio, con organismi legittimati dal consiglio nazionale spetterà a noi costruirla allargando, includendo, non avendo paura della competizione. Nelle giornate di Gaeta e Paestum illustreremo i pilastri su cui si fonderà la nostra campagna elettorale per il 9 giugno 2024 e siamo certi che in quelle occasioni il richiamo per i moderati sarà irresistibile”.

L’area moderata

Da qualche parte i moderati si incontreranno. Dove, al momento, è impossibile da prevedere. Azzurri, calendiani e renziani ammiccano ma non si muovono. E Fi prova a sfruttare la crisi leghista per tornare a incidere, mentre per Fdi e Giorgia Meloni è strapotere totale.
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